UI_Novembre_2018
novembre 2018 38 po. Nel campione dei clienti ‘private’, so- lo gli imprenditori sono maggiormente interessanti a questo tema, sapendo di avere questo problema nel 63% dei casi. Pratiche e inclusive Non è solo l’istinto materno a guidare le donne; vi è anche un maggiore senso pratico rispetto agli uomini; tanto che una volta scelti i futuri leader dell’azien- da, le imprenditrici li fanno entrare su- bito nell’organico, mentre gli uomini di solito rimandano questa decisione per mantenere le redini fino all’ultimo. Anche nella delega e nella condivisione delle scelte le donne hanno un approc- cio differente rispetto agli uomini. Le donne si fidano con più facilità dei pro- pri discendenti, figli o nipoti. Non sono visti come concorrenti o antagonisti ma come alleati e portatori potenziali dell’innovazione e della propria visio- ne. Si ripone fiducia sulla possibilità che possano raggiungere nuovi e più ambi- ziosi obiettivi. Le donne inoltre non so- lo accettano, ma incoraggiano la ‘due diligence’ con i propri futuri eredi, che vengono coinvolti in modo partecipativo alle decisioni aziendali. Strumento spesso impiegato per forma- lizzare i propri desiderata è il patto di famiglia, diversamente in caso di asset finanziari e immobiliari, sembrano più propense a scegliere il testamento. La formalizzazione del ‘trust’ viene appli- cata solo in casi più complessi e quando nell’asse ereditario vi è una persona con problemi psichici e/o fisici. tervenire nel passaggio generazionale interpretando i suoi eredi non come antagonisti ma come continuatori della propria visione e innovatori, in grado di raggiungere mete inesplorate e ancora più ambiziose, e non solo accetta, ma incoraggia la condivisione e la verifica di tutti gli aspetti del passaggio gene- razionale con il proprio figlio o figlia. Inoltre la maggiore sensibilità che la contraddistingue fa sì che l’imprendi- trice riesca a bilanciare le responsabili- tà professionali con quelle di gestione della vita sociale, domestica ed emotiva della propria famiglia: per tale motivo ha più facilità a realizzare il passaggio da una generazione all’altra assicuran- do la continuità dell’impresa assieme all’armonia della famiglia. Quanto sia forte la sensibilità femminile al passaggio generazionale è evidenzia- to da una ricerca di Finer (finance explo- rer). Su un campione di 100 Hnwi italia- ni, il 95% delle condottiere di aziende ha già affrontato e risolto le questioni successorie contro il 79% degli uomini. In generale in Italia ancora oggi quando si parla di trasmissione della ricchezza parrebbe esserci poca sensibilità al tema; essi dimostrano, infatti, di non pensa- re adeguatamente al proprio futuro, a quello della propria famiglia e dei figli e, quindi, anche a quello del proprio patri- monio. Un cliente ‘private’ su due, infat- ti, è consapevole che dovrà affrontare la questione del passaggio generazionale, ma il 48% di loro non si è ancora affida- to a un servizio di ‘advisory’ di questo ti- gio generazionale. La questione è anco- ra più complicata quando nel patrimo- nio è compresa un’azienda di famiglia. In questo caso il ruolo della donna nel- la definizione degli obiettivi futuri che riguardano l’azienda stessa può essere strategico. Questione che può coinvol- gerla in prima persona o insieme con al- tri membri della famiglia. Anche in questo caso, come per la finan- za, si è considerata la situazione sotto il profilo di genere con il cosiddetto pas- saggio generazionale ‘in rosa’. Le donne in Italia ragionano innanzitutto da ma- dri, per cui importante è poter garantire un’adeguata successione. Così non solo cercano di preservare il patrimonio, ma scelgono con maggiore rapidità chi tra i figli è più idoneo ad assumere la guida dell’azienda, senza alterare gli equilibri testamentari. Un quarto del cielo I dati più recenti sulla dimensione dell’imprenditoria femminile indica- no una percentuale intorno al 25% di aziende in cui la leadership è esercitata a pieno titolo da una donna. Se consi- deriamo, invece, anche le diverse realtà imprenditoriali dove la donna è comun- que presente con un ruolo decisivo e strategico registriamo una presenza an- che superiore al 50%. Il passaggio gene- razionale ‘in rosa’ rappresenta, quindi, una situazione non certo marginale. La donna, in particolare se imprenditrice, a differenza dell’uomo, più resistente alla successione, appare orientata a in-
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