UI_Novembre_2018
novembre 2018 37 frontare questioni finanziarie, tendendo ad attribuirle alla componente maschile della famiglia. I dati di diverse fonti con- fermano che la gestione delle entrate in famiglia è prevalentemente delega- ta all’uomo che si occupa degli inve- stimenti nel 38% dei casi contro il 19% delle donne. Questo atteggiamento di resistenza psicologica trae origine da un retaggio culturale o da problemi di edu- cazione finanziaria. Entrambi gli aspetti sono importanti. Più concrete e flessibili La differenza di genere comporta anche una differenza di comportamenti delle donne in relazione agli investimenti e al patrimonio. Aspetti quali la concretezza, la flessibilità e la capacità di essere multi- tasking rendono le donne più struttura- te ad affrontare le crisi economiche ge- nerali e della propria famiglia e a offrire un supporto significativo alla stabilità finanziaria personale e familiare, grazie a una maggior attenzione verso il futuro e all’equità sociale e familiare. Peraltro, il fenomeno non riguarda solo l’Italia ma appare piuttosto omogeneo. La differenza principale fra le donne nel mondo del lavoro negli Stati Uniti e quelle in Italia è che il 51% delle prime dirige grandi quantità di denaro, contro neanche un terzo delle seconde. In tema di trasmissione della ricchezza, solo il 52% dei clienti ‘private’ italiani ha, in qualche modo, affrontato il tema, contro l’84% degli americani. I clienti so- no molto attenti al proprio patrimonio e al modo in cui poterlo accrescere. Sono consapevoli che rivolgendosi a un servi- zio di private banking si stanno affidan- do a un servizio di consulenza finanzia- ria personalizzata di alto standing. Sono anche consapevoli che in questo modo possono ‘prendersi cura’, tramite un re- ferente dedicato, delle proprie sostanze nel loro complesso. La situazione è diversa negli Stati Uniti, dove i clienti più ‘wealthy’ sembrerebbe- ro decisamente più lungimiranti. Da uno studio condotto da SEI Private Wealth Management, infatti, emerge che i clien- ti Hnwi (high-net-worth individuals) che si stanno organizzando per il passaggio generazionale, anche in maniera mini- ma, sono l’84%. Sensate e prudenti Secondo la Banca d’Italia i patrimoni gestiti dalle donne sono meno cospicui di quelli degli uomini, ma sono ammi- nistrati con maggiore prudenza. Infatti lo scarto tra la situazione negli USA e in Italia si spiega con il fatto che le donne italiane (rispetto a quelle statunitensi, ma anche rispetto agli uomini in genera- le) amministrano le finanze con maggior prudenza e sono più attente al passag- Businesses… in the pink Family-run firms remain a characteristic feature of the European economy and are indeed a key factor in the generation of wealth around the continent. They are still the most widespread kind of business in Italy, with power typically handed over down the generations, although for that to be a success all the various aspects of the process need to be handled properly. Interestingly, male and female entrepreneurs have different attitudes when it comes to handing over to the next generation. The gender difference also extends to a distinction in the way women approach investments and assets compared with men. Factors such as being realistic, flexible and able to multi-task mean that women have a more structured approach to tackling general economic crises and family issues, and make a significant contribution to personal and family financial stability, because they are more future-oriented and keener to achieve social justice and family equality. According to Banca d’Italia, assets managed by women are smaller than those managed by men, but are administered more cautiously. A comparison between the USA and Italy reveals that Italian women are more prudent in handling finances than their American counterparts, and than men generally. They are also more careful about handing over the reins of power to the next generation. The question is even more complicated when the assets involve a family-run business. In this case the role played by a woman in defining future objectives for the firm can be considered strategic. Women in Italy reason principally as mothers, hence their focus on ensuring the continuation of the family line. In so doing they are trying to protect the assets, and they are also quicker at identifying which of their offspring is better suited to taking the helm, without upsetting the balance on matters of inheritance.
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