UI_Novembre_2018
29 Archimede looks towards the sun Archimede Solar Energy is an example of Italian excellence in the field of renewable energy, headed by Federica Angelantoni, who has been the organisation’s CEO since the year it came into being. It exports receiver tubes for thermodynamic solar plants all over the world. Ahighly innovative solution – though sadly relatively uncommon in Italy –whose development involvedmany years of high-level planning and research. “It all startedwith our participation along with other industrial concerns in a project run by ENEA (the National Body for Alternative Energies),” Federica Angelantoni explains, “to research and develop receiver tubes. Once the first prototypes had been created and it was time to launch the products, we founded the company that wouldmarket them.” That set inmotion a process whereby the firmbegan to enter foreignmarkets: China, the Emirates, Saudi Arabia... essentially wherever there was a desire to invest in renewable energy sources that harnessed the sun’s energy. “Thermodynamic solar technology obviouslymakes total sense in countries where there is a lot of sunshine, a lot of heat and a lot of free land, which is typically the case in the world’s deserts,” FedericaAngelantoni goes on. “It is certainly not the cheapest technology out there, but it does offer considerable advantages in terms of continuity of electrical energy production that other systems cannot guarantee.The main difference, comparedwith traditional electrical power stations, is that no fossil fuels are burned to generate steam, which is instead produced by solar radiation alone. The special feature of Archimede technology is that it is possible to heat more fluid during the day than is actually needed and store it in tanks for use during the night, resulting in continuous production even in the absence of solar radiation.” rienza di studio più interessante è stato l’MBA (Master in Business and Admini- stration) a Parigi in un’università franco americana, la PGSM: Paris Graduated School of Management”. Un curricu- lum di tutto rispetto, completato con un corso specialistico in Finanza alla Luiss di Roma, che le ha permesso di entrare subito dopo in una importante società di consulenza, lo Studio Ambro- setti, come analyst. “Qui ho potuto co- noscere ed approfondire le teorie della Lean Enterprise (o Sistema Toyota)”, aggiunge. E quando l’azienda di fami- glia decide di riorganizzare la struttura su questo modello si affida alla società di consulenza per cui lavora Federica Angelantoni “Mi sono ritrovata a fare la consulente ‘in casa’. A quel punto la decisione di entrare ufficialmente nell’azienda, diventando la responsabi- le del progetto, dandomi la possibilità, così, di essere coinvolta in azienda per competenza e non per il cognome che porto”. Ma un’occasione speciale ha si- curamente contribuito a prendere la di- rezione di entrare in azienda. “Oggi il Gruppo ha 86 anni, ed è stato durante i festeggiamenti del settantesimo che ho sentito quanto l’azienda fosse parte di me, della storia della mia famiglia, il senso di appartenenza a questa grande famiglia. Ricordo con tenerezza quan- do giovanissima accompagnavo il non- no in giro per lo stabilimento fungen- do da autista personale, alla guida del caddy. Anzi, devo dire che quello fu il mio primo lavoretto retribuito qualche migliaia di vecchie lire!”. Nasce Archimede Nel 2007 nasce Archimede Solar Ener- gy e diventa la ‘sua’ azienda. A quel punto la vita di Federica Angelantoni cambia e la giovane imprenditrice si ritrova spesso in viaggio ad affrontare i mercati internazionali. “Oggi si parla molto di energie alternative, anche se purtroppo nel nostro Paese si fa anco- ra molto poco, ma anni fa non vi era la stessa sensibilità per l’ambiente e inse- rirsi nel settore energetico non è stato affatto facile”. E in Italia ancora c’è molto lavoro da fare nel nostro Paese affinché questa tecnologia abbia la dovuta diffusione. Come funziona? Un impianto solare termodinamico è una vera e propria centrale termoelettrica in cui l’energia termica necessaria a mettere in rota- zione una turbina a vapore, e quindi a produrre energia elettrica, viene generata captando energia solare tramite un sistema di collettori solari riflettenti. I collettori parabolici, ad in- seguimento solare, raccolgono e con- centrano continuamente la radiazione del sole su un tubo ricevitore, posto sul fuoco della parabola. All’interno del tubo ricevitore circola un fluido che viene riscaldato, tramite i raggi solari, da una temperatura di 290 °C a una temperatura di 550 °C: tale valore è prerogativa dell’utilizzo di una mi- scela binaria di sali fusi. La tecnologia dei sali fusi è stata svi- luppata dall’Enea a partire dagli anni 2000 all’interno del progetto Solare Termodinamico Archimede, allora gui- dato dal Nobel Carlo Rubbia. L’utilizzo della miscela di sali fusi in sostituzione dell’olio diatermico (attualmente uti- lizzato in tale tipo di impianti) com- porta diversi vantaggi, tra cui l’aumen- to della la temperatura all’uscita del campo solare fino a 550 °C, rispetto ai 400 °C nel caso degli oli diatermici, con aumento significativo delle prestazioni
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