UI_Novembre_2018
novembre 2018 15 mento pubblico-privato di 11.000 milioni e una R&S&I molto vicina alle aziende e al mercato. Sia l’R&S sia l’attività industriale sono indirizzate verso le aree che ritenia- mo prioritarie per i Paesi Baschi, visti i no- stri punti di forza nella produzione avan- zata, nell’energia e perfino nei settori della salute e dell’alimentazione”. Nel 2015, durante l’Expo di Milano, il suo Dipartimento firmò un’intesa di collaborazione con l’assessorato all’A- gricoltura della Regione Lombardia: ci può descrivere quali sviluppi ha avuto quell’iniziativa? “Insieme con la Regione Lombardia ab- biamo guidato nel 2015 la creazione del- la ‘Rete delle Regioni europee innovatrici e imprenditoriali per lo sviluppo territo- riale nel settore dell’alimentazione e del benessere’. Ci accomuna l’interesse in materia di formazione, ricerca e impren- ditorialità e oggi questa rete è riuscita ad attrarre altre Regioni quali la Navarra, la Liguria e il Galles, e prossimamente con- terà sulla partecipazione di altre Regioni, quali l’Alto Adige, la Val d’Aosta, le Fian- dre o il Baden-Würtemberg. A queste va aggiunta Creta. Abbiamo condiviso gior- nate di scambio di esperienze sulla quali- tà e l’origine dei prodotti agroalimentari locali, attraverso la promozione delle fi- liere corte. Lo scambio di buone pratiche e di progetti di educazione alimentare che hanno come scopo promuovere le tradizioni gastronomiche o le buone pra- tiche e i progetti di promozione delle fi- liere corte, i ‘farmer markets’, le vendite dirette ecc.”. Avete in atto, o avete intenzione di attuare, altri accordi con realtà locali italiane? “Al momento, non abbiamo conclu- so nuovi accordi concreti, ma la visita in Lombardia e in Piemonte è stata molto proficua e abbiamo avuto incontri istitu- zionali e tecnici che ci hanno destato un grande interesse. La riunione con l’asses- sore regionale allo Sviluppo economico della Lombardia, Alessandro Mattinzoli, e l’incontro con Romilda Tafuri, prefetto di Alessandria, in occasione dell’apertura della nuova azienda basca Danobat a Bi- stagno (AL), sono stati molto interessanti per capire che le nostre Regioni possono sviluppare insieme cooperazioni significa- tive. Abbiamo avuto un’ottima impressio- ne dalle visite a Mind - Human Technopo- le e al Politecnico di Milano, dove abbia- mo appreso la strategia di Industria 4.0 dal professor Marco Taisch, con il quale mi auguro che in futuro potremo aprire una linea di collaborazione”. Ci permetta, per concludere, una nota un po’ più generale da una donna im- pegnata in politica: il cammino delle donne per affermarsi con la propria specificità all’interno della società ha fatto molta strada, ma ogni tanto ci giungono notizie, anche tragiche, di quanto ancora sia lontana la meta. Quali riflessioni vuole trasmettere ai nostri lettori in proposito? “Questa è una riflessione presente nella vita di tutti i giorni e che ci preoccupa in Euskadi. La scarsa vocazione delle giovani studentesse verso studi scientifico-tecno- logici fa della nostra industria uno spazio molto maschile, anche se è vero che stia- mo facendo il possibile per modificare questa tendenza incentivando la mag- giore visibilità del ruolo delle donne nella direzione e nella gestione. Stiamo con- cludendo un piano di azione con misure che contribuiscono a modificare tale ten- denza, in modo da evitare il divario nella presenza di uomini e donne nell’industria e nel mondo della tecnologia”. @dapascucci La consigliera in visita presso un’industria basca.
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