UI_Novembre_2018
Si tratta di un quadro normativo che ri- guarda tutti gli Stati membri e le Regio- ni che vi operano, ma ciò non ci impedi- sce, in quanto istituzione, di formulare proposte e di essere attivi in iniziative europee coordinate dalle Regioni stesse in quanto enti che riteniamo debbano raggiungere maggiore rilevanza nella co- struzione europea. Euskadi è una Regio- ne particolarmente attiva nella leader- ship delle politiche industriali, assieme a Regioni quali ad esempio la Lombardia, e facciamo parte della Vanguard Iniciative il cui obiettivo è contribuire allo sviluppo dell’industria in Europa”. Ci vuole illustrare quali sono le politi- che che il suo Governo mette in atto per favorire lo sviluppo economico del- la sua regione? “Occorre sottolineare che l’industria fa parte del nostro DNA e che l’impegno verso questo modello economico è sta- to condiviso per decenni da tutti gli enti pubblici attraverso formule di collabora- zione pubblico-privato. Oggi lavoriamo sulla base di due piani, principalmente, che si incontrano e combinano con ciò che viene denominato Industria 4.0. Ab- biamo un Piano industriale 2020, rivolto in particolare alle PMI. Gestiamo un bud- get diretto di 1.225 milioni di euro per il periodo 2017-2020, oltre a quasi 1.000 milioni all’anno sotto la forma di garan- zie, e disponiamo di altre formule di fi- nanziamento per le PMI. Stiamo inoltre lavorando all’attuazione del Piano Basco di Scienza, Tecnologia e Innovazione con una previsione di investimento pubblico di 1.770 milioni, il che significa un investi- periori con una vasta offerta di formazio- ne professionale, sempre più riconosciuta a livello internazionale. A ciò si aggiunge il sistema di formazione duale applicato in alcune aziende, con il quale è possibile combinare la formazione e la conoscenza degli ambienti reali delle aziende basche”. Esiste un’Europa fatta di regolamenti, politiche commerciali, BCE ecc. E poi c’è anche un’Europa fatta di comunità locali, autonomie, distretti economici e produttivi, regioni a vocazione interna- zionale. Come si muove il Governo Ba- sco all’interno di questo scenario? “Come tutte le Regioni, abbiamo l’obbli- go di osservare le normative e le direttive europee, non potrebbe essere altrimenti. 14 novembre 2018 Vi sono analogie col rapporto fra Paesi Baschi e Madrid? “Euskadi non ha fatto altro che essere rispettosa della decisione del Governo di Catalogna e lo stesso Lehendakari (pre- sidente dei Paesi Baschi), Iñigo Urkullu, è stato una persona determinante nella continua ricerca dell’intesa tra Catalogna e Madrid, perché capisce che i proble- mi di natura politica meritano risposte e decisioni politiche. Il rapporto dei Paesi Baschi con Madrid, come ho già detto in precedenza, parte da una formula bilate- rale, anche se siamo in attesa di decisioni politiche quali il pieno sviluppo dello Sta- tuto di Autonomia, di cui restano ancora 37 competenze che, sebbene siano rico- nosciute alla Comunità Autonoma Basca, devono ancora essere trasferite”. Il tessuto economico basco ci ricorda molto da vicino tante aree produttive italiane fatte di impegno, professiona- lità, passione per il lavoro… trova an- che lei queste analogie? “In effetti, l’economia e l’industria dei Paesi Baschi, oltre a essere caratterizzate dall’offerta di prodotti, servizi e, adesso, soluzioni di qualità, sono associate a valo- ri legati all’impegno per l’ambiente e per la parola data. Contiamo su persone ogni volta meglio formate, con un sistema in cui sono combinati gli studi universitari su- L’incontro fra Arantxa Tapia Otaegi e l’assessore regionale allo Sviluppo economico della Lombardia, Alessandro Mattinzoli. Arantxa Tapia Otaegi: “In Euskadi l’industria, particolarmente quella manifatturiera, è dotata di un avanzato tessuto imprenditoriale, costituito soprattutto da PMI”.
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