UI_Giugno_2018
dare le proprie fatture, con picchi anche considerevolmente più alti”. A dire il vero la direttiva europea sui ri- tardi di pagamento della Commissione Europea volta a risolvere il problema dei ritardi di pagamento, o almeno a conte- nerlo non è molto conosciuta. A livello paneuropeo solo il 31% ha dichiarato di conoscere la direttiva, evidenziando la necessità di un intervento da parte delle istituzioni per aumentare la consapevo- lezza di questa legge. Dal punto di vista quantitativo nell’anno 2016 sono state registrate oltre 27 milio- ni di fatture (MEF 2017) per un importo totale pari a circa 138 miliardi di euro. In base alle informazioni fornite dagli en- ti, la piattaforma ha rilevato pagamenti relativi a circa 18,6 milioni di fatture, per un importo pari a 118,1 miliardi di euro, che corrisponde all’85% del totale rice- vuto. I tempi medi di pagamento sono pari a 60 giorni, a 13 quelli di ritardo. Ri- tardo in diminuzione del 50% rispetto al 2015. Numeri da prendere con cautela, segnala però lo stesso ministero sul pro- prio sito spiegando che “il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello registrato tra gli enti che comu- nicano i dati”. Il ministero ha elaborato così una stima dei pagamenti mancanti ottenuta con metodologia statistica, ot- tenendo un dato di 64 giorni. La PA spesso soffre per mancanza di li- quidità, ma molte volte anche per sem- plice inefficienza delle amministrazioni. E a volte persino per ritardi intenziona- li. Ci si mettono poi anche i ricorsi, che inevitabilmente scaricano i dilatati tempi della giustizia civile sulla Pubblica Ammi- nistrazione. La situazione tra imprese private In base ai dati dell’European Payment Report (2017) su una indagine condotta contemporaneamente in 29 Paesi eu- ropei sulle abitudini di pagamento e la salute finanziaria delle imprese si otten- gono una serie d’interessanti indicatori per il nostro Paese in confronto con la situazione europea. Le imprese italiane sono colpite dalle conseguenze dei ritardi di pagamento in misura molto maggiore rispetto al- la media europea. Ad esempio, il 78% ha risposto che i ritardi di pagamento comportano una perdita del reddito, quasi il doppio della media europea (40%). Il 72% ha risposto che i ritardi di pagamento causano una riduzione del- la liquidità, quasi il doppio rispetto alla media europea (42%). I pagamenti più veloci porterebbero alla creazione di nuovi posti di lavoro: il 46% delle azien- de italiane intervistate ha affermato che se i pagamenti da parte dei clienti fosse- ro più veloci la loro società potrebbe as- sumere più personale. Questo dato è di due volte superiore alla media europea (23%). Inoltre, il 73% (media europea 33%) afferma che i ritardi di pagamento hanno un impatto negativo sulla crescita della società e il 61% dice che hanno un Public Administration Payments to Companies, Italy, the snail of Europe The times of payment of Italy’s Public Administration are the longest in Europe, together with those of Portugal. Worse than Italy is Greece. If in France the average invoice is paid in 57 days and in Spain 78, in Italy it takes 95 days. Among the best countries: Germany 23 days, United Kingdom 22 days, and Finland 22 days. The matter has been investigated by Bruxelles for a while now. The first letter of the European Commission to Italy on the topic dates back to June 2014: the Italian Public Administration paid goods and services in 170 days and public works in 210 days. Since then the situation has improved, the time has reduced by half, thanks to the Public Administration reform. It is still not enough: according to EU regulations, Public Administrations should be issuing payments in 30 days. The European directive given in regards to late payments by the European Commission, meant to resolve or at least contain the problem, is not very well known. The PA often suffers due to lack of funds, but sometimes it is also simple administration inefficiency. And at times even due to being purposefully late. Then there are also the appeals, which inevitably force the long times of civil justice upon the Public Administration. Italian companies are affected by the consequences of late payments at a greater rate than the European average. Many European companies are asked to agree to longer payment terms than their usual credit policy, and in general, a large part accepts this request, exposing the company to the risk of late payment. Thus, the companies must take on greater responsibility in offering and requesting fair payment terms. The phenomenon is widespread in Italy. giugno 2018 63
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