UI_Giugno_2018
sciuta, non è più condizione necessaria per creare occupazione sul territorio. I giovani del Sud hanno la possibilità di trovare occu- pazione utilizzando uno di questi strumen- ti. In fondo, si tratta di governare la rivolu- zione tecnologica nella consapevolezza che essa non è in assoluto costruttiva o ‘disrup- tive’ ma può essere l’una o l’altra a seconda delle condizioni ‘ambientali’ in cui trova la fase di sviluppo. A questi fenomeni si aggiungono gli aspetti ‘culturali’ non territoriali. L’Ocse nella quarta edizione del ‘The Missing En- trepreneurs 2017’ mette in evidenza le nu- merose barriere che incontrano i giovani per diventare imprenditori. Ad esempio, il problema di mancanza di consapevolezza delle proprie capacità, dato che circa i due terzi dei giovani intervistati nell’area Ocse (fascia 18-30) ritiene di non avere le capa- cità per essere imprenditore. Solo il 30% degli italiani ha risposto positivamente al- la domanda ‘Do you have the knowledge and skills to start a business?’, con il livel- lo di confidenza praticamente uguale tra giovani e adulti. In Italia come opportuni- tà si affiancano altri strumenti come quelli finanziari pubblici di sostegno allo svilup- po delle nuove imprese, rivolti in modo particolare ai giovani, in particolare ‘Resto al Sud’. Speranza in ‘Resto al Sud’ Uno strumento come ‘Resto al Sud’ inco- raggia la costituzione di nuove imprese formate da giovani nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, ovvero Abruz- zo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I giovani posso- no così progettare un lavoro sul proprio territorio, senza essere costretti a cercarlo lontano dalla propria terra. I primi risultati confermano che nel Mezzogiorno c’è una vocazione imprenditoriale da incoraggia- re e sostenere, anche con l’obiettivo di consolidare i segnali di crescita provenien- ti dal tessuto economico meridionale. Lo stanziamento previsto è così suddiviso: 280 milioni di euro per l’anno 2018; 462 milioni di euro per l’anno 2019; 308,50 milioni di euro per l’anno 2020; 92 milioni di euro per l’anno 2021; 22,5 milioni di eu- ro per l’anno 2022; 18 milioni di euro per l’anno 2023; 14 milioni di euro per l’anno 2024; 17 milioni di euro per l’anno 2025. I soggetti beneficiari hanno una età com- presa tra i 18 ed i 35 anni, mentre le forme giuridiche previste riguardano l’impresa individuale e le società, ivi incluse le socie- tà cooperative. I finanziamenti sono concessi fino a un massimo di 50 mila euro in caso di singolo beneficiario o di 50 mila euro per ciascun socio nel caso in cui l’istanza sia presen- tata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria. L’ammontare massimo complessivo è fis- sato a 200 mila euro. Attraverso una com- binazione di diverse forme di sostegno, la misura copre fino al 100% delle spese per l’avvio della nuova attività imprendito- riale, che può riguardare la produzio- Young entrepreneurs grow... in the South Youth unemployment in the South nears 60%. The phenomena can be explained by the absence of companies caused by the process of de-industrialization that occurred in the territory over the past years. Only 6% of Italy’s 2,000 large companies has a location in the South (source: Reports of Fondazione LaMalfa, various years). According to Bankitalia not by chance, between 2007 and 2015, the decline in GDP in the South was close to 15%, with the result that the economy is still at around 85.2 points, while all the others are above 90%. In a few years, however, the situation could change thanks to the technological revolution. There is the possibility of remotely connecting workers and contracting companies, making the workplace ‘mobile’, and be able to create jobs in the South even in the absence of traditional corporate structures. Among these cases there is the one related to crow-work thanks to which the client company, which may be located anywhere in the world, has the possibility to request the performance of the work to individuals (crowd) connected to the digital platform interfacing them and the business. In Italy, emerging as opportunities are other means such as public financial support for the development of new businesses, particularly for young people, in particular the program titled ‘Resto al Sud’: an initiative that encourages the creation of new businesses by young entrepreneurs in the less developed and developing regions. In this manner, young entrepreneurs can work in their territory, without being forced to look for work away from home. The first results confirm that in the South there is an entrepreneurial vocation to be encouraged and supported, also with the aim of consolidating the signs of growth being seen from the southern economy. giugno 2018 55
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