UI_Giugno_2018

della tecnologia RPA. “Non solo le scato- le che magari abbiamo noi a magazzino, ma tutte quelle disponibili sul territorio nazionale. Noi abbiamo studiato e mes- so a punto un modo per offrire tutte le scatole a disposizione nei nostri magaz- zini e nei magazzini a livello nazionale. Riusciamo a mettere a disposizione dei nostri clienti oltre 300 codici di prodot- to, pronto per la spedizione, per poter trovare ciò che più si addice a soddisfare le loro esigenze. Abbiamo scelto di intra- prendere questa strada per quella clien- tela che si sta creando, di piccole aziende e startup per cui l’acquisto delle scatole vuole essere un processo veloce ed au- tonomo. Abbiamo portato la tecnologia RPA in un settore dove ancora non c’e- ra”. Questo servizio, Instapack, sarà atti- vo nei prossimi mesi, e stiamo program- mando il lancio della sua piattaforma www.instapack.me . Associazione, una passione Sulle orme del padre, anche lui attivo da sempre nell’associazionismo, Lara Botta è molto impegnata nel Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria e, nel 2017, è stata eletta vice presidente. “Appena tornata in Italia sono entrata nel Gruppo Giovani Imprenditori di As- solombarda, che è la mia territoriale. Da lì, non ci è voluto molto perché inizias- si ad esserne molto attiva, per cui sono diventata consigliere, vice presidente regionale, vice presidente territoriale, ed a maggio è arrivata la nomina al- la vice presidenza a livello nazionale”. Un percorso in crescita, dunque, che ha portato ad uno scambio proficuo di co- noscenze: “Ho ricevuto davvero tanto in cambio del mio impegno, non in termi- con mio fratello. Non ultimo, il senso di responsabilità nel portare avanti il per- corso iniziato da mia nonna e poi conti- nuato da mio padre. Ma soprattutto, per quello che potevo dare io all’azienda - e non mi sono mai più guardata indietro”. La domanda che sorge spontanea è la seguente: una persona giovane e pre- parata, aperta ai cambiamenti e all’in- novazione, come si è rapportata con la visione di un imprenditore apparte- nente ad un’altra generazione come suo padre? “Sicuramente c’è stata una ventata di innovazione - dice - ma sem- pre tenendo ben presente che stiamo parlando di un’azienda che ha oltre 70 anni di storia ed un suo grande know- how che non si può pensare di stravol- gere, ma che va valorizzato. Di certo è cambiata la comunicazione, grazie anche ai social e ai nuovi media”. L’a- zienda si è poi focalizzata sulla tecnolo- gia, puntando sull’RPA (Robotic Process Automation), cercando di innovare tutti i processi aziendali, per farli essere più snelli ed arrivare più velocemente ai nuovi clienti. “Abbiamo cercato di raggiungere tut- te quelle start-up e piccole aziende che stanno crescendo, che non hanno le stesse esigenze delle grandi imprese, con quantità più esigue, che cercano il prodotto che serve loro direttamente online, che vogliono fare tutto da sole e velocemente, senza aver bisogno di quella consulenza e personalizzazio- ne che diamo ai nostri clienti ‘storici’ e strutturati”. E-commerce, per Lara Botta, non signi- fica semplicemente vendita, ma un ser- vizio, che garantisce al cliente scatole neutre nel giro di 48 ore, avvalendosi che nessuno possa aprirlo e maneggia- re ciò che contiene grazie a protezioni anticontraffazione. Tutte peculiarità che diventano sempre più importanti”. Per l’E-commerce, per esempio, l’azien- da ha iniziato a proporre prodotti con la stampa su entrambi i lati. “Pensiamo ad un acquisto online. Se il consuma- tore riceve una scatola e dentro trova un messaggio personalizzato, tutto per lui, o un colore dedicato - afferma - creiamo quel ‘Unboxing Experience’ che molti clienti ricercano e grazie al quale il consumatore rimane soddisfat- to dall’esperienza di acquisto, anche chiamato Wow Factor”. In azienda si parla poi di ‘Neurodesign’, la nuova frontiera del packaging e pro- duct design. I designer di packaging, già da decenni, ricorrono alla psicologia per creare confezioni sempre più accat- tivanti e attraenti per il consumatore. Il Neurodesign unisce le conoscenze di design a competenze neuroscientifiche per realizzare un packaging di successo che unisca gli aspetti legati alla sfera vi- siva, fisica ed emotiva e che siano allet- tanti per il cervello umano. Tecnologia e comunicazione Da una multinazionale all’azienda di fa- miglia: “È stato un cambiamento note- vole, sono passata da una società in cui tutto era strutturato, aspetto positivo da un lato ma dall’altro ogni volta che si do- veva cambiare o migliorare qualcosa ci si doveva confrontare con procedure e ge- rarchie, ad un’azienda più piccola in cui ho potuto apprezzare la flessibilità. Poi mi sono via via entusiasmata per il mon- do delle scatole e per il cartone ondu- lato, con il quale giocavo fin da piccola in collaborazione con

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