UI_Giugno_2018
16 giugno 2018 sisterà in una serie di villaggi modello al fine di estendere la nostra area agricola da 3 a 4 milioni di ettari. La creazione di moderne comunità integrate, dovrebbe contribuire a incrementare l’area popo- lata tra il 6% e il 10%, nonché alla mas- simizzazione dell’utilizzo delle risorse del Paese, dalle acque sotterranee alla colti- vazione di raccolti economici che genera- no un considerevole ritorno finanziario e contribuiscono a ridurre il gap alimenta- re di cui tuttora soffre l’Egitto. Una delle priorità più importanti di questo proget- to è la creazione di numerose industrie collegate all’attività agricola e all’indu- stria alimentare, il cui obiettivo è quello di incrementare l’esportazione di raccolti egiziani fino a 10 milioni di tonnellate annue. Il progetto offre anche idee in- novative per dare impiego ai giovani con oltre 25.000 offerte di lavoro. Nel pro- getto è prevista l’assegnazione di aree di queste terre ai piccoli agricoltori, mentre altre verranno assegnate agli investitori, egiziani e stranieri”. D’Appolonia (parte del gruppo Rina) ha lavorato al progetto del Triangolo d’Oro. In che modo l’E- gitto collabora con l’Italia nello sviluppo di questi progetti? Quan- do pianificate di inaugurare quei progetti? “D’Appolonia ci ha aiutato a definire il Master Plan dello sviluppo regionale per l’area del Triangolo d’Oro. Si tratta di un’area famosa per le sue risorse mine- rarie, che comprendono oro e minerali preziosi. Ci sono voluti due anni per rac- fine di novembre 2017, quindi ha forni- to una tabella di marcia dettagliata per lo sviluppo dell’area, suddivisa secondo le fasi proposte. Il Consiglio dei ministri ha approvato l’allocazione della terra il 3 gennaio 2018. La società ha pagato chi ha fornito i terreni e l’Autorità per lo Svi- luppo industriale ha autorizzato l’alloca- zione il 10 gennaio 2018. L’ area del pro- getto si estende su 3,1 milioni di m 2 con 568 stabilimenti. Il capitale totale versa- to in sette anni a partire dal 2018 sarà di 2 miliardi di dollari (87% di investimento estero e 13% di investimento interno). A progetto ultimato ci saranno opportuni- tà di lavoro per 160 mila operai e tecnici. Il valore della produzione annua totale sarà di circa 9 miliardi di dollari. Un secondo progetto prevede la creazio- ne di una zona industriale nella città di Mahalla Al-Kubra con industrie specializ- zate in filatura e in capi d’abbigliamento confezionati, per contribuire allo svilup- po e modernizzazione dell’industria del- la filatura e tessitura e abiti confeziona- ti, sfruttando la vecchia base industriale di Mahalla Al-Kubra e beneficiando del- la terra non sfruttata all’interno dei re- gni d’Egitto, in procinto di raggiungere gli standard mondiali di competitività. Il progetto consiste in tre zone industriali suddivise in lotti di dimensioni differen- cogliere i dati, analizzare e sviluppare il piano che si estende per tre decenni. Per aumentare la voglia d’investire nella re- gione, il Governo egiziano ha decretato che la zona diventasse ‘Zona Economica Speciale’ con significativi incentivi agli investimenti concessi agli investitori che lavorano all’interno di questa particola- re e speciale area geografica. Il piano è concentrato sullo sviluppo di tre princi- pali settori all’interno della zona: estra- zione e industrie minerarie, agricoltura e industrie agricole e turismo. Il progetto comporta 18 miliardi di dollari d’inve- stimento, il 75% dei quali sono investi- menti del settore privato. Nel periodo d’implementazione del progetto si pre- vede la creazione di 360.000 posti di la- voro diretti. La prima fase del progetto si concentra sull’esplorazione e lo sfrut- tamento di quattro minerali principali: oro, zinco, fosfati e gemme. Sempre nel- la prima fase sono previsti un impianto per la produzione di fertilizzanti a base di fosfato, aree turistiche sul mar Rosso, infrastrutture e una città mineraria di ec- cellenza verrà edificata per fungere da centro di conoscenza del crescente setto- re dell’Africa”. Il comparto tessile è un altro setto- re strategico: avete in progetto di creare un Distretto? Come e dove? “Un progetto riguarda Chinese Man-Kai Complex per tessuti e abiti a Sadat, la più grande città tessile cino-egiziana. I nego- ziati sono cominciati in Cina nel maggio del 2017. La società ha presentato uno studio di fattibilità per il progetto alla
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=