UI_Giugno_2018

Egypt, a mighty investment plan The Egyptian Government has put together a huge investment plan to attract foreign companies to open local production plants and, above all, to reverse a trade balance in which imports are currently at a deficit of around 80%. Tarek Kabil, the Minister of Industry and Foreign Trade, spoke to us about it: “Specific industrial sectors have been identified as strategic investments and have received greater incentives in specific locations, to attract investors. They include the engineering sector, processed leather products, furniture, building materials, textiles and clothing. The Government is focussing on the actions necessary to attract foreign investment in order to ensure knowledge transfer and upgrading of industry. The business model is a true partnership between the Government and investors”. The Egyptian Government is investing heavily in the agricultural sector, aiming “at the realisation of a national project involving the development of 600,000 hectares of cultivable land and, as a consequence, the definition of new Egyptian farmland that will consist of a series of model villages, in order to expand our agricultural area from 3 to 4 million hectares”. With regard to the textile sector, there is a project to build a Chinese Man- Kai Complex for textiles and clothing in Sadat, and a second one to create an industrial zone in the city of Mahalla Al- Kubra, with factories specialising in yarn making and packaged clothing items. Italy can play a leading role in this game: “Egypt is Italy’s sixth largest trading partner and trade between the two countries is growing year by year. Italy can be considered a hub for trade between Egypt and Europe,” concludes the minister, “and on the other hand, Italy can recognise Egypt as a manufacturing and logistics hub for access to the Middle East and Africa”. giugno 2018 15 cente sono stati completati quattro Di- stretti principali: pelle, mobili, tessile e platica. Questi nuovi Distretti offrono un sistema ‘plug & play’ nel quale sono mes- se a disposizione tutta l’attrezzatura e le utility necessarie. Questi Distretti inclu- dono inoltre centri di ricerca e sviluppo il cui compito è quello di facilitare l’acces- so alle nuove tecnologie e all’innovazio- ne per le piccole e medie imprese. Que- sto nuovo ecosistema ha lo scopo d’inco- raggiare lo sviluppo di ‘player’ intorno ai produttori tradizionali come modo per estendere le possibilità dei componenti industriali realizzati localmente e ag- giungere valore”. Quali sono i settori strategici che ha identificato per l’adozione del piano? Le aree del Paese (map- pa degli investimenti) sono state appositamente identificate per la costruzione di cluster industriali e per quali settori? Come si collega questo alla visione ‘Egitto 2030’? “La Dichiarazione del Governo egiziano sulla strategia per lo sviluppo sosteni- bile era la visione di ‘Egitto 2030’ come visione complessiva che delinea indiriz- zi e piani d’azione del Governo in base agli obiettivi numerici e agli indicatori di performance al fine di raggiungere lo sviluppo economico e implementare il programma di riforme economiche. Alla luce di ciò, nel novembre 2016 il mi- nistero dell’Industria e del Commercio ha lanciato una strategia quinquennale per lo sviluppo industriale e il migliora- mento del commercio estero. I principali obiettivi: incremento del tasso di crescita annuo fino all’8%; incremento del tas- so di contributo del prodotto industria- le al prodotto interno lordo dal 18% al 21%; aumento del contributo delle mi- cro, piccole e medie imprese al PIL del 10%; riduzione del deficit commerciale del 50%; creazione di 3 milioni di op- portunità di lavoro produttive e decen- ti. I principali settori guida: ingegneria ed elettronica, materiali per l’edilizia, chimica, tessile, RMG (ready-made gar- ments), industrie del food, mobili e pro- dotti in pelle. Alcuni distretti industriali sono già stati realizzati: Area Roubiky, Distretto del mobile a Damietta, Distret- to Triangolo d’Oro, complesso industria plastica di Mergham”. S tate investendo molto nel setto- re agricolo con l’obiettivo di ren- dere coltivabili 1,5 milioni di ettari di terreno. Come? E come potreb- be il Governo egiziano attirare le compagnie straniere per investire in questi mega progetti? Ci sono incentivi specifici offerti a società straniere? “Il Governo punta alla realizzazione di un progetto nazionale che comprende lo sviluppo di 600.000 ettari di terreni colti- vabili e, di conseguenza, la definizione di una nuova campagna egiziana che con-

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