Speciale_Ipack_Ima_2022
24 Speciale Anteprima ipack-ima I produttori italiani del settore sono leader al mondo e, di fronte alla sfida della pandemia, hanno messo in campo soluzioni tecnologiche avanzate per il confezionamento di vaccini e dispositivi di protezione individuale. Una sfida dove business ed etica si sono fuse con innovazione e rapidità. È il caso di IMA, Marchesini e Robopac: il ruolo svolto nei mesi più difficili della lotta al Covid-19 e il contributo attivo per aiutare la campagna vaccinale Stefano Soresina È un settore che non accenna a fermarsi, quello delle macchine per il packaging, che secondo Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezio- namento e l’imballaggio), ha superato la soglia degli 8 miliardi di fatturato con un aumento dell’8% rispetto al risultato registrato nel 2020, raggiungendo e superando le performance pre-crisi del 2019. I produttori italiani del settore sono leader nel mondo, esprimendo solidità sia in termini di capacità di innovazione che di flessibilità produttiva; qualità messe in cam- po di fronte alla crisi del 2020 che ha impo- sto sfide dove business e scelte etiche hanno giocato un ruolo nella soluzione principe alla pandemia: il vaccino e i dispositivi di protezio- ne individuale. Capacità produttiva, tempi di risposta alle stringenti richieste del mondo far- maceutico, supporto alle comunità attraverso la distribuzione di DPI, sono solo alcune delle risposte che l’industria italiana di settore ha saputo dare, grazie alla sua solidità economi- ca, alla cultura industriale e a una tradizione che ne attesta la leadership a livello mondiale. È il caso di tre aziende leader indiscusse del comparto, IMA, Marchesini e Robopac, che raccontano da protagoniste il ruolo svolto nei mesi più difficili della pandemia e del contributo attivo che hanno dato per il ritorno alla norma- lità grazie agli effetti della campagna vaccinale. Un successo che non ne riduce l’attualità, vista la diffusione non omogenea della campagna vaccinale a livello di copertura globale. Processo e confezionamento di vaccini “Come tutti ormai sanno, la soluzione, o la forte mitigazione della pandemia, sta nelle campa- gne vaccinali. Attualmente disponiamo di vac- cini affidabili, messi a punto in tempi record e in costante evoluzione, per contrastare le varianti e per ridurre i se pur rari, effetti collaterali -- rac- conta Alberto Vacchi, presidente di IMA SpA -. Con il programma IMA Life Fast Track abbiamo definito una strategia di supporto al problema dei vaccini già nel 2020. Quello che mancava infatti erano i vaccini rispetto a cui era necessa- rio fronteggiare una domanda gigantesca, mi- liardi di dosi, che, oggi sappiamo, servono ora e nei prossimi anni, per fronteggiare le varianti che periodicamente si presenteranno. Tutti do- vranno essere vaccinati per ridurre il rischio di serbatoi da cui la pandemia potrebbe ripartire, cosa facile nel mondo globalizzato. In questo quadro IMA si è impegnata per accelerare la produzione di linee di macchine per il processo e il confezionamento dei vaccini. Oggi, produr- re una linea significa impiegare 18 mesi, più i lunghi tempi di collaudo e certificazione. Si- gnifica arrivare tardi per soddisfare il picco di domanda. L’obiettivo di IMA Life Fast Track è dimezzare i tempi. Un obiettivo possibile grazie a un tasso di digitalizzazione crescente, ma- gazzini digitali, una rete di fornitori di cui siamo soci e una logistica iper-efficiente. Tutto questo ha costi elevati, ma siamo stati pronti a ridurre i nostri margini, pur di contribuire ad una causa così importante per il nostro futuro comune”. Il packaging italiano alla sfida del Covid Con il programma IMA Life Fast Track IMA ha definito una strategia di supporto alla campagna vaccinale già nel 2020.
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