Speciale_Ipack_Ima_2022
Speciale Anteprima ipack-ima 13 soluzioni di imballaggio protettivo applicabili a tutti i settori produttivi”. Quali sono le vostre aspettative, soprat- tutto in termini di pubblico e incoming di buyer esteri? Quali saranno i vantaggi offerti ai visitatori dal progetto ‘MYipa- ckima’, sul quale state puntando molto? “Stiamo lavorando sull’incoming di buyer dall’estero attentamente profilati, un tema su cui la nostra piattaforma ha sempre puntato, e siamo quindi molto fiduciosi, grazie anche a un miglioramento della situazione sanitaria globale. Anche la no- stra Associazione Ucima sta facendo un grosso sforzo in tal senso: grazie ai buo- ni rapporti che abbiamo con ITA - Italian Trade Agency, saremo in grado di ospita- re a Ipack-IMA professionisti selezionati da numerosi mercati target interessati alle nostre tecnologie. Inoltre, Ipack-IMA offre ai suoi professionisti nuove opportunità di networking digitale, grazie a ‘Myipackima’, l’innovativa piattaforma di match making che permette a espositori e buyer di pro- filarsi e trovare l’interlocutore giusto con cui parlare e sviluppare nuovo business prima, durante e dopo la fiera. Posso dire con orgoglio che ad oggi, con oltre 1.000 espositori, Ipack-IMA offre un panorama tecnologico davvero attrattivo e completo, con innovazioni ed anteprime sulle future tendenze di produzione e un ricco calen- dario di eventi specializzati”. Come sta evolvendo ‘The Innovation Al- liance’, il format nato nel 2018 che ha se- gnato la collaborazione tra Fiera Milano, gli organizzatori delle singole manifesta- zioni e le associazioni di categoria? “Il grande progetto ‘The Innovation Allian- ce’, dopo il debutto di successo nella scor- sa edizione, vedrà nuovamente nel 2022 Ipack-IMA protagonista in concomitanza con altre fiere dedicate alla meccanica stru- mentale: Intralogistica Italia, incentrata sul- la movimentazione delle merci e gestione del magazzino, Print4All, dedicata alle tec- nologie di stampa industriale e converting e la prima edizione di Greenplast, focalizzata sulla filiera delle materie plastiche e della gomma con focus su sostenibilità ambien- tale, efficientamento energetico ed econo- mia circolare”. Alla luce del positivo andamento della situazione pandemica, quali misure pre- vedete per assicurare il successo della manifestazione in presenza? “Ipack-IMA rappresenta un evento imper- dibile per un’azienda che vuole mostrare in anteprima le proprie innovazioni tecno- logiche alle industrie desiderose di scopri- re, apprendere, sviluppare nuove relazioni commerciali. Lo svolgimento in presenza è garantito da protocolli ampliamente testati nei vari momenti di ripresa dell’attività fie- ristica sia nel 2020 che nel 2021. In Italia e in particolare a Fiera Milano, sono ormai standard che hanno dato prova di efficien- za per garantire la sicurezza di espositori, giornalisti e buyer che affollano i Padiglio- ni del quartiere fieristico. In Italia, inoltre, i provvedimenti governativi hanno decretato un significativo allentamento delle restrizio- ni per la visita alle fiere internazionali. Con- cludo con un messaggio per tutti gli espo- sitori e visitatori: portate e ricercate in fiera l’innovazione perché Ipack-IMA è il luogo e il momento giusto. Ipack-IMA è infatti un incubatore di idee e, soprattutto, un grande connettore di business”. Numeri del settore in Italia È un settore che non accenna a fermarsi, quello delle macchine per il packaging, che secondo Uci- ma (unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), ha superato la soglia degli 8 miliardi di fatturato con un aumento dell’8% rispetto al risultato registrato nel 2020, raggiungendo e superando le performance pre-crisi del 2019. Il mercato dei costruttori italiani di macchine per il packaging, infatti, è aumentato, in Italia, del 18%, esprimendo un valore assoluto di 2.035 milioni di euro, mentre l’export, segmento su cui il settore eccelle da sempre, in quanto punto di riferimento mondiale per il settore, ha contribuito complessivamente per 6.4 miliardi, segnando un significativo +5%. Segno positivo confermato anche guardando al mercato interno, con un +1,9% che vale 1,72 miliari di euro, Se si guarda alle quote di mercato, i settori clienti nel 2020 vedono la prevalenza del food & beverage, che incide per il 58,2% sul volume d’affari complessivo, con il food che vale da solo il 32,2% del fatturato totale raggiungendo il valore di 2.516 milioni di euro, mentre il beverage vale il 26,0% con 2.032 milioni di euro di ricavi. Al terzo posto per volumi c’è il settore farmaceutico, con 1.356 milioni di euro, che copre il 17,4% della produzione totale. Segue, infine, il cosmetico, in crescita nel non food, con 348,7 milioni di fatturato pari al +11,4% rispetto ai dati del 2019, seguito dai clienti dell’industria chimica che vale 270 milioni di euro.
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