MecSpe 2024_RIVISTA WEB
10 SPECIALE MECSPE 2024 maceutico (82% scambiato tra aziende del- la filiera con soluzioni digitali) e l’automotive (85%), dove ci sono alcuni capifiliera molto grandi che possiedono un fortissimo potere contrattuale con i loro partner di business. Se poi si vanno ad identificare tre scenari tipo - tradizionale, intermedio (quello attual- mente abbracciato dalla grande maggio- ranza delle aziende) e integrato -, emerge che il valore in euro a ciclo dello scambio di ordini, consegna, fatturazione e pagamento/ incasso è di quasi 70 euro se consideriamo lo scenario tradizionale, si riduce a 61 in uno scenario intermedio e cala addirittura a 12 se integrato, ovvero quando tutti i do- cumenti del ciclo sono trasmessi con tec- nologie di scambio elettronico. “È evidente - commenta la direttrice dell’Osservatorio Digital B2B - che con formato unico e canali standardizzati, i costi si riducono sensibil- mente. Mediamente, la completa digitaliz- zazione del ciclo dell’ordine in cui c’è uno standard condiviso all’interno della filiera va dai 26 ai 65 euro a ciclo; gli investimenti per andare in questa direzione hanno un tempo di paypack inferiore all’anno e le principali fonti di beneficio derivano da una maggiore produttività del personale”. Perciò l’Europa sta profondendo un forte impegno per la diffusione del digitale nei processi aziendali, con lo sviluppo di pro- grammi come ‘Vida’ per imporre un sistema unico di fatturazione elettronica nelle tran- sazioni intra-comunitarie o il regolamento eFti, che mira a spingere verso una più ele- vata digitalizzazione nel trasporto merci e dei documenti di consegna. INPUT DAI DISTRIBUTORI Con l’ingresso di Fndi (Federazione Na- zionale della Distribuzione Industriale) in Federtec, il gruppo dei distributori ha co- minciato a confrontarsi con i produttori sulle aree di interesse che potessero portare ad un beneficio comune. “Dai distributori - rife- risce la presidente Fndi, Mariangela Tosoni - è emersa la necessità di definire uno stan- dard unificato per lo scambio dati, in quanto il distributore è l’hub verso cui converge una ragnatela di contatti, con i produttori a mon- te e i clienti a valle, che possono essere pro- duttori di macchine o consumatori di com- ponentistica. Noi siamo al centro del siste- ma e ci siamo trovati ad affrontare una serie di costi dovuti al data entry verso il portale dei distributori, ma soprattutto dalla parte dei produttori e dei clienti”. Tra i ‘testimonial’ dell’impegno messo in campo per meglio gestire il flusso dei dati, la vicepresidente cita le aziende associate Faster e Stucchi, “entrambi molto sensibili al problema” (che per la prima si è posto quando ha iniziato ad effettuare scambi commerciali con gli USA), le quali “hanno confermato che il tempo di ritorno di questo investimento è inferiore all’anno e se ne ricava una serie di vantaggi non solo in velocità, ma anche in diminuzio- ne degli errori e nel poter riutilizzare il nostro personale con un valore aggiunto ed un in- put più motivante”. “È importante - avverte Tosoni - evitare di sponsorizzare un tipo di piattaforma ri-
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