SPECIALE ANTEPRIMA 2023
18 SPECIALE ANTEPRIMA MECSPE 2023 crescita del Gruppo attraverso progetti di formazione innovativi è stata creata l’Academy aziendale, concepita come uno spazio in evoluzione costante dove apprendere in digitale, on the job o in aula, in un percorso di apprendimento continuo. Denominata Camozzi Link per sottolineare l’importanza della con- nessione e condivisione, in modo veloce e rapido, della conoscenza tra persone, team, reparti, aziende del Gruppo. Fine della globalizzazione? Siamo arrivati alla fine della globaliz- zazione che abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni? Negli ultimi due anni il mondo sembra essere entrato in una nuova epoca. Quale sarà allora il nuovo approccio da percorrere? “È la princi- pale sfida con cui confrontarsi - ha det- to Trifone -. I sistemi hanno mostrato la propria fragilità di fronte agli avveni- menti pandemici e bellici. Tale situazio- ne deve necessariamente far riflettere sui modelli organizzativi impiegati sino a ora. Per esempio, stiamo consta- tando come l’aver delocalizzato asset industriali ed energetici ci abbia resi vulnerabili. Da qui dobbiamo ripartire e pensare a come garantire al nostro si- stema la massima autonomia possibile riducendo i fattori di dipendenza. Cer- tamente è un tema che deve essere af- frontato a livello nazionale, con politiche precise e puntuali ma soprattutto ‘fa- cendo sistema’ per affrontare le sfide a livello globale”. Andrini è concorde: “La sfida per contrastare la disruption della supply chain iniziata già con le conte- se doganali fra Cina e USA e acuitasi poi con la pandemia e con lo scoppio della guerra in Ucraina è tutt’ora in pie- no corso e non esistono al momento ricette magiche per vincerla. La pre- senza diretta di Bonfiglioli nei Paesi di riferimento dei mercati è una garanzia di poter servire quegli stessi mercati in maniera più continuativa: l’impatto sui magazzini in termini di capitale impie- gato è stato purtroppo sensibile, ma ha consentito anche in un momento di dif- ficoltà come questo di sostenere un’im- portante crescita del fatturato”. “Anche in virtù di quanto detto a pro- posito delle nuove tecnologie – è inter- venuta Conti -, l’industria manifatturiera italiana ed europea si sono scoperte troppo dipendenti da fattori esterni, esposte a shortage di materie prime e di strategicità nel panorama globale. Per quanto le economie moderne ab- biano grandi ricavi derivanti dai servizi e dalla virtualizzazione, queste stesse possibilità si basano sulla disponibi- lità di beni materiali, di macchine e di- spositivi rispetto ai quali si è capito di limitare la delocalizzazione”. Affermato questo paradigma, ne deriva che la fi- liera produttiva debba essere impron- tata al re-shoring e friend-shoring: solo avendo il controllo delle forniture, per- ché gestite in diretta o attraverso part- ner affidabili e vicini, permette di limitare l’esposizione a fattori esterni che non possono essere controllati e talvolta nemmeno previsti, a competere con settori e dinamiche dai numeri tan- to forti da essere in grado di bloccare le forniture verso mondi i cui profitti e marginalità si possono e vogliono sa- crificare e ridurre. Conti ha proseguito: “Riappropriarsi della catena produttiva significa anche ritornare a sviluppare competenze nella produzione e nell’as-
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