MECSPE_2020
52 P er accelerare sul digitale occorre accelerare su chi ha le competenze per abilitarlo: più professionisti ICT e più soft skill sono tra i fattori determinanti per ridurre il gap domanda-offerta di com- petenze digitali. Ma il Paese è ancora indietro, sia nel formare le competenze che servono alle aziende sia nel creare una cultura digitale condivisa. Questa la fotografia che emerge dalla quin- ta edizione dello ‘Osservatorio delle Competenze Digitali’, condotto dalle maggiori Associazioni ICT in Italia: Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia, con il contributo di Cfmt e il patrocinio di Miur e Agid. Richieste per le professioni ICT Il web è il maggior canale in cui le aziende ricercano professionisti ICT, e questo ne giustifica l’uso come termo- metro dell’andamento del mercato del lavoro digitale. E la temperatura è alta: nel 2018 sono circa 106.000 gli annun- ci di lavoro rivolti a profili ICT a livello nazionale, con una crescita superiore al 27% rispetto al 2017. Quasi una ogni due posizioni vacanti (46%) è relativa agli Sviluppatori software (i cosiddetti developer), che registrano quasi 49.000 web vacancy a fine 2018. Per molte piattaforme web, addirittura il 30% degli annunci di ricerca di programmatori rimane scoperto per 60 giorni o più, a indicare una mancanza di risorse adatte per ricoprire queste posizioni. La seconda e terza posizione più ricercata dopo i developer sono quelle del digi- tal consultant (più di 12.000 vacancy) e del digital media specialist (quasi 7.000 vacancy). Ci sono oltre 4.500 posti vacanti per le nuove professio- ni altamente specialistiche legate alla Trasformazione Digitale e non ancora configurate nello standard e-CF (presu- mibilmente entreranno nella competen- za A.7-Tecnology Trend Monitoring del prossimo aggiornamento eCF): Artificial Intelligence Specialist, Big Data Specialist, Blockchain Specialist, Cloud Computing Specialist, IoT Specialist, Mobile Specialist e Robotics Specialist. Il 45% delle richieste arriva dal Nord- Ovest: anche se diminuisce del 3% rispetto all’anno precedente, resta di gran lunga l’area geografica in cui uno specialista ICT può trovare lavoro. Il 26% si trova al Nord-Est e il 20% il Centro, fanalini di coda Sud e Isole con il 6%. Il settore ICT genera la quota maggiore di web vacancy con 4 su 10 posizioni aperte nel 2018 (erano 6 su 10 nel 2017). Molto differenziata è la distribuzione degli annunci negli altri macro-settori economici, con una chia- ra maggioranza di annunci nel settore dei Servizi (18%) e Industria (15%). Sul fronte retributivo lavorare nell’ICT paga, nelle aziende di informatica ed elettronica crescono in maniera signifi- cativa le retribuzioni dei quadri (+4,4%) e degli impiegati (+2,7): gli impiegati di informatica ed elettronica, rispetto alla media generale delle retribuzioni, guadagnano di più. Mancano laureati ICT Quante competenze digitali servono all’interno del proprio profilo professio- nale? È il Digital Skill Rate, che sale al 52% per le professioni ICT. Anche le soft skill diventano maggiormente pervasive in tutte le professioni ICT, con una media del 30% e punte fino al 63%. Dall’indagine condotta tra luglio e settembre 2019 presso 50 aziende ICT emerge che le soft skill, con uno score medio di 4,1 su 6, sono nettamente più necessarie delle skill legate ai processi ICT (3,61 su 6) e alle tecnologie (3,23 su 6). Per le soft skill I bisogni forma- tivi più urgenti riguardano: lo sviluppo delle capacità comunicative (4,42 su 6), team management (4,34 su 6), problem solving (4,26 su 6), proattività (4,26 su 6) e gestione dello stress (4,20 su 6). Continua la domanda di competenze digitali anche nelle professioni non-ICT: in media il Digital Skill Rate è del 13,8%, mentre la richiesta di competenze tra- sversali (Soft Skill Rate) è del 43%. Speciale anteprima Chi si laurea nel digitale trova subito lavoro: ma il gap per le imprese italiane aumenta ancora. Gli annunci di lavoro per le professioni ICT crescono nel 2018 del +27% e superano quota 106.000, ma le aziende faticano a trovare candidati: mancano oltre 5.000 laureati. È il Nord-Ovest a fare la parte da leone con il 45% delle richieste. Emerge dall’Osservatorio delle Competenze Digitali 2019 condotto da Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia Elena Castello Aziende alla ricerca di laureati in digitale
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