MECSPE_2020

America (23%), all’Asia (17%), alla Russia (14%), mentre Medio Oriente (13%), America Latina (13%), Africa (10%) e Oceania (4%) rappresentano gli altri mercati di approdo. Una visione internazionale guidata da una crescita del fatturato, che nel primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha riguardato il 44% delle testimonianze raccolte, e che soprattut- to per i prossimi mesi dell’anno è foca- lizzata in positivo: oltre la metà prevede un’ulteriore crescita del fatturato, rispet- to al 24% che prevede che la situazio- ne non varierà. Per quanto riguarda il portafoglio ordini, questo è giudicato ‘adeguato’ ai propri livelli di sostenibilità finanziaria dal 75% delle PMI. Sostenibilità e competenze La consapevolezza del ruolo prima- rio della sostenibilità è una questione sempre più sentita dalle realtà impren- ditoriali. Se il 27% non ha ancora attua- to cambiamenti ma ha in programma di farlo in futuro, il 40% ammette che negli ultimi anni, il proprio impegno a favore della tematica sia cresciuto sempre più. A partire dagli investimen- ti: il 72% ha prestato attenzione agli aspetti di riduzione dei consumi e il 64% si è concentrato su fattori legati all’inquinamento e all’impatto ambien- tale. Inoltre, la considerazione è alta 51 Speciale anteprima anche verso il coinvolgimento diretto dei dipendenti. Il 44% delle aziende, infatti, ha destinato risorse in favore della formazione, dell’assistenza e dei progetti di responsabilità sociale. “La trasformazione digitale del Paese sta vivendo una nuova decisiva fase - ha commentato durante la presentazione dell’Osservatorio Luca Manuelli, presi- dente del Cluster Fabbrica Intelligente -. Linee di azione integrative vanno indirizzate per coinvolgere le filiere di PMI, le start-up ed il mondo dell’Open Innovation insieme a tutte le compo- nenti del mondo della ricerca e dell’in- dustria, verso i tre pilastri che il CFI ha definito per il ruolo della Fabbrica Intelligente nel PNR 2021-2027 in fase di elaborazione: Piattaforme Digitali, Economia Circolare e Competenze”. La formazione si rivela la strada miglio- re per raccogliere appieno le oppor- tunità offerte dalla rivoluzione indu- striale, con il 76% degli imprenditori consapevole che questa sia la strada maestra anche per attrarre i giovani in azienda, e l’80% che ritiene in generale primario il ruolo della persona per il suc- cesso dello stabilimento produttivo. Le agenzie di ricerca del personale, insie- me alle università, sono il riferimento più importante per quanto riguarda la ricerca di nuove professionalità che facciano fronte alle sfide dell’Industria 4.0, scelte rispettivamente dal 53% e dal 47% delle aziende. Seguono gli istituti tecnici (39%), ma anche web e social, in particolare LinkedIn, ormai sempre più considerati per il recrui- ting specializzato: il 24%, infatti, se ne serve, con una percentuale allineata a quella delle società di consulenza. L’imprenditore/top manager è ricono- sciuto invece come la figura più adatta a valutare le competenze digitali e 4.0 in azienda, indicato dal 40% rispetto all’Innovation Manager e Responsabile Progetti I4.0 (28%); mentre gli strumenti principali per portare l’innovazione in azienda risultano la partecipazione a fiere specializzate, importanti quanto il trasferimento di conoscenza (60%), la consulenza mirata (47%), la partecipa- zione a workshop e convegni (45%), la comparazione con aziende analoghe (28%) e la tutorship universitaria (16%).

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