MECSPE_2020

50 I mprese a conduzione familiare, giun- te alla seconda generazione, guidate perlopiù da over 50, proiettati al futuro, che ammirano il coraggio delle start- up innovative e si ispirano al loro spirito visionario, investendo in tecnologie inno- vative e sulla formazione come chiave di crescita per attrarre i giovani. Questi ultimi iniziano a farsi strada, ricoprendo ruoli manageriali (i manager under 35 sono presenti per il 36% nelle aziende) e compongono sempre più l’organico, con gli under 25 che raggiungono il 15%. È questo il tessuto delle PMI italiane del manifatturiero che emerge dall’Osser- vatorio MecSpe PMI Italia presentato da Senaf. L’indagine è stata condotta da GRS Ricerca e Strategia, su un campione di 316 aziende italiane del settore della meccanica, e si è svolta nel mese di luglio/agosto 2019. I dati sono confortanti. Investimenti in ricer- ca e sviluppo: il 53% delle PMI ha destinato fino al 10% del fatturato in R&D, il 19% si è spinto fino al 20%. La trasformazione digitale è a buon punto per quasi sei imprenditori su dieci. Il 76% delle PMI ritiene che investire in forma- zione sia la chiave per attrarre i giovani in azienda e l’80% pensa che mettere la persona al centro decreti il successo della fabbrica del futuro. Le start-up innovative sono viste come un modello coraggioso e visionario a cui ispirarsi. Trasformazione digitale Il processo di trasformazione digitale in Italia è a buon punto; lo riconosco- no quasi sei imprenditori su dieci che indicano, come molto o abbastanza, la crescita aziendale raggiunta finora in quest’ottica. Guardando nel dettaglio alle tecnologie e ai processi innovativi già in uso in azienda, al primo posto su tutti spicca la sicurezza informatica, su cui il 75% ha maggiormente investi- to, seguita da cloud computing (37%), simulazione (31%), produzione addi- tiva (23%) e Internet of Things (23%). Al contrario, se da un lato si innova, dall’altro rimangono alcune criticità che continuano a condizionare l’andamento aziendale. A partire dai tempi giudiziari in caso di controversia, individuati come un freno dal 36% dei rispondenti, insie- me alla burocrazia (29%) e agli aspetti fiscali (15%). Il processo di innovazione in azienda è reso tale grazie, soprattut- to, agli investimenti in ricerca e sviluppo (il 53% delle PMI ha destinato, nei primi 6 mesi del 2019, fino al 10% del proprio fatturato in R&D, con un 19% che si è spinto fino al 20%) e ai diversi benefici raccolti mediante l’industria 4.0. Il 52% dichiara di avere raggiunto maggiore efficienza e velocità di produzione, il 44% ha riscontrato un miglioramen- to della competitività sul mercato a seguito di un percorso intrapreso in questa direzione; mentre la razionaliz- zazione dei costi e una migliore qua- lità del prodotto con, di conseguenza, una riduzione degli scarti, hanno avuto un significativo vantaggio, ottenendo risposta rispettivamente dal 37% e dal 36% degli intervistati. Nel confronto con gli altri, il 24% ammira soprattutto il coraggio delle start-up e il 17% il loro spirito visionario e il modo di approc- ciarsi al mercato. “L’Industria 4.0 è un volano di innovazione all’interno del nostro Paese, insieme alla digitalizza- zione della Pubblica Amministrazione - ha dichiarato Paola Pisano, ministro dell’Innovazione Tecnologica alla pre- sentazione dell’Osservatorio -. Siamo una nazione di innovatori e imprenditori in grado di portare avanti progetti che permetteranno di far crescere sempre di più il nostro Paese”. Sul fronte dell’export, il 27% degli imprenditori dichiara di realizzare all’e- stero fino al 10% del proprio fatturato, l’11% dal 10% al 25%, il 13% oscilla tra il 25% e il 45%, il 10% dal 45% al 70%, mentre l’8% supera ben il 70%. Le aree geografiche a cui ci si orienta maggiormente vedono una prevalenza dell’Europa (Unione Europea), indicata da otto PMI su dieci, interessate princi- palmente a Germania (82%), Francia (79%), Spagna (55%). Il 38% guarda anche all’Europa extra-UE, al Nord Speciale anteprima A che punto sono le PMI italiane nel percorso verso la Fabbrica Intelligente e le competenze del futuro lo fotografa l’Osservatorio MecSpe PMI Italia resentato da Senaf. Emerge così che le nostre imprese sono a buon punto: sei aziende su dieci considerano l’iter positivo Renato Castagnetti Trasformazione digitale, a che punto sono le PMI

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