MECSPE_2019
Speciale anteprima 62 Anche l’edizione di quest’anno di MecSpe rappresenta una vetrina estremamente interessante sul multiforme ventaglio tecnologico del mondo della meccanica: dai prodotti più tradizionali fino ad arrivare alle soluzioni più evolute in ottica 4.0. Abbiamo raccolto una anticipazione di ciò che sui potrà incontrare nel corso della visita tra i Padiglioni Tecnologia in vetrina A nno dopo anno MecSpe si è sempre più consolidata come una vetrina completa dell’industria meccanica più inno- vativa: dalla macchina utensile alla robotica, dai componenti pneumatici fino a quelli di automazione più spinta, dal software di progettazione fino ad arrivare ai sistemi di gestione dei dati. La fiera si presenta quindi come un interessante punto d’incontro dove le diverse tecnologie si manifestano nelle più disparate applicazioni per andare incontro alle filiere del mondo produttivo. Nelle pagine di questa rassegna raccogliamo un ampio ventaglio di proposte che animeranno gli spazi espositivi, i viali tematici, le piazze dell’eccellenza e le isole di lavorazione. a cura di Renato Castagnetti Arno presenta il nuovo sistema ACS 3D (Arno Cooling System da stampa 3D) per troncatura e scanalatura. Già con ACS1 e ACS2 sono state proposte due soluzioni innovative: con ACS1 il liquido refrigerante, condotto direttamente nella sede dell’inserto dall’interno del modulo, migliora l’evacuazione del trucio- lo, con ACS2 il raffreddamento viene effettuato anche dal basso, prolungando la vita dell’inserto. Con il sistema ACS 3D, il modulo viene costruito mediante una particolare tecnologia a stampa 3D, ora è possibile creare con un processo standardizzato mentre prima era possibile solo come produzione additiva. Con questa tecnologia anche nei moduli più sottili è possibile inserire due o più canali di raffreddamento con geometrie ad ugello ottimizzate per il flusso; ad oggi si possono creare fino a 4 condotti con termine a triangolo, per condurre il liquido fino al bordo più esterno dell’angolo di spoglia inferiore. Con questa tecnologia la durata dell’inserto viene aumentata, si formano trucioli molto più corti e facil- mente evacuabili per una produzione ancor più ottimizzata. Ovunque il metallo duro non dia più i requisiti richiesti di rugosità e produttività entra in gioco il PCD, abbreviazione di diamante policristallino, un materiale che per l’80- 90% é composto da diamante artificiale ottenuto mediante sinterizzazione su un portante in metallo duro con un processo di sintesi ad alta pressione e ad alta tem- peratura e, per la restante percentuale, da cobalto e da altri materiali che fungono da catalizzatori. Il divario con utensili in metallo duro diventa macroscopico, le velo- cità di taglio aumentano di circa 10 volte, la produttività subisce un incremento fino a 20 volte e non raramente fino a 50, il pericolo di formazione di taglienti di riporto risulta pressochè nullo a tutto beneficio della rugosità finale del pezzo da produrre. È per questo che AZ F.I.U.S. , che sviluppa costantemente nuovi materiali molto duri ed estremamente resistenti all’usura (un esempio sono le leghe d’alluminio al silicio), ha introdotto in azienda un nuovo concetto di progettazione e sofisticate macchine CNC in grado di produrre utensili in PCD adatti a lavorare agevolmente questi materiali la cui truciolatura con utensili tradizionali risulterebbe difficile.
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