MECSPE_2019
52 L’ Osservatorio MecSpe fa un bilancio sul primo semestre del 2018, raccontando lo stato di salute delle imprese del Made in Italy e il loro rapporto con la trasformazione digitale. L’indagine è stata condotta nei mesi di luglio-agosto dello scorso anno da GRS Research & Strategy su un campione di azien- de della meccanica, raccogliendo 409 risposte un campione casuale ma sta- tisticamente significativo, caratterizzato da una distribuzione territoriale alline- ata a quella dell’universo di parten- za. Un processo di cambiamento che negli ultimi anni ha trasformato molto o abbastanza oltre sei aziende su dieci, in un panorama che a livello generale le vede digitalizzate ormai in buona parte (47,4%), interamente (37,8%) o anche solo in pochi nodi (9,6%). Il 55,8% degli imprenditori italiani per- cepisce la propria azienda molto o abbastanza innovativa, mentre sette su dieci ritengono che tra i migliori stru- menti di avvicinamento all’innovazione ci sia innanzitutto il trasferimento di conoscenza, a seguire la consulenza mirata (64,8%), le comparazioni con aziende analoghe (36,4%), i workshop (31,8%) e la tutorship di un’accademia o università (23,3%). L’87,6% ritiene di avere un livello di conoscenza medio- alto rispetto alle opportunità tecnolo- giche e digitali sul mercato, il 21,2% investirà nel 2018 dal 10% al 20% del fatturato in ricerca e innovazione, e in molti credono che l’innovazione abbia consentito alle aziende di fare sistema e di creare nuove filiere. Seppure, infat- ti, una parte degli intervistati non abbia ancora attivato partnership tecnologi- che, il 30,9% sta prendendo in consi- derazione di farlo, mentre il 30,4% ha fiducia nel concetto di filiera e ha già puntato su queste collaborazioni per favorire lo sviluppo tecnologico della propria azienda. Il ruolo di persone e tecnologia Confermate le intenzioni di investimen- to nelle nuove tecnologie abilitanti, già in largo uso nelle PMI della meccanica e della subfornitura, che ad oggi hanno introdotto soluzioni in particolare per la sicurezza informatica (89,2%) e la connettività (79,7%), il cloud compu- ting (67,1%), la robotica collaborativa (35,4%), la simulazione (31%), i Big Data (29,1%), la produzione additiva (28,5%) e l’Internet of Things (27,8%). La realtà aumentata è stata privile- giata dal 15,2%, così come i materiali intelligenti, mentre le nanotecnologie dal 7%. Al momento, i principali fattori di rallentamento della digitalizzazio- ne sono rappresentati da un rapporto incerto tra investimenti e benefici (per il 43,5% delle aziende), dagli inve- stimenti richiesti troppo alti (35,7%), dalla mancanza di competenze interne (26,2%), dall’arretratezza delle imprese con cui si collabora (17,9%), nonché dall’assenza di un’infrastruttura tecno- logica di base adeguata (14,3%), dalla mancanza di una chiara visione del top management (12,5%) e da troppi dubbi sulla sicurezza dei dati e sulla possibi- lità di cyber attack (4,8%). Nel processo di trasformazione digi- tale, il rapporto uomo-macchina viene Speciale anteprima Il digitale ha trasformato oltre sei aziende manifatturiere su dieci. Il 55,8% degli imprenditori percepisce la propria azienda come innovativa. Lo dice l’Osservatorio MecSpe sulle PMI italiane. Per oltre metà del campione le persone hanno un ruolo fondamentale nei processi mentre per il 36% è la tecnologia ad avere un ruolo di primo piano se supportata da un’adeguata formazione umana e da un cambiamento culturale Elena Castello Quanto sono innovative le PMI manifatturiere?
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