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FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING 80 rmo NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 e la sua adozione tra le aziende italiane. “Siamo inoltre diven- tanti un punto di riferimento normativo e legislativo, soprattutto per quanto concerne la salute e la sicurezza sul lavoro - rimarca Galdabini -, questo grazie alla collaborazione di Aita con l’Inail, l’ente nazionale per la prevenzione degli infortuni, con cui ab- biamo realizzato quella che oggi è ancora una linea di indiriz- zo, l’unica esistente a livello europeo, che definisce i criteri atti a garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori nel settore delle tecnologie additive per i metalli, portando in luce tematiche che sono veramente proprie e distintive solo di questo comparto”. Nei dieci anni di attività, Aita ha inoltre organizzato numerosi eventi fieristici, sia legati ad esempio alla BiMu ma an- che in seno alla fiera europea di settore, con una serie di aggan- ci consolidati che oggi permettono di dire che il settore additivo è un attore chiave a livello non solo europeo ma internazionale. Molto importanti poi sono state le conferenze organizzate, anche in virtù della forte componente di ricerca e sviluppo dovuta alla presenza in Aita di ricercatori e professori dei Politecnici e delle Università. Come nel caso dei recenti incontri con l’Università e il Policlinico di Pavia sulle applicazioni in ambito medicale e le grandi opportunità insite nel connubio con le tecnologie additive. FORMAZIONE E BIOMEDICALE Galdabini guarda infine al futuro di Aita e a una serie di temi cui occorre porre ancora molta attenzione, primo fra tutti la forma- zione di risorse. “L’additivo è una tecnologia che non concerne solo il come si realizzano le macchine, ma che parte da come vengono progettati i pezzi - dice il presidente -. Per questo ser- vono persone con le competenze adeguate al fine di avere dei prodotti che siano anche certificati e sicuri. Su questo fronte investiremo fortemente affinché il settore disponga delle figu- re adeguate. Un secondo pilastro riguardo poi lo sviluppo di standard di certificazione chiari e condivisi, affinché qualità e sicurezza siano garantite. Un terzo aspetto molto importate, e pervasivo della vita quotidiana di tutti, è la sostenibilità, per cui lavoreremo molto per far passare il concetto di cosa sia una tec- nologia additive e del perché sia intrinsecamente sostenibile”. Infine, altra area di crescente interesse, e che nelle applicazioni delle tecnologie additive vede oggi il maggior sviluppo, è il bio- medicale, dove l’additivo consente moltissime ottimizzazioni dei processi produttivi: basti pensare alla personalizzazione di di- spositivi medici o alla possibilità, mostrata nella recente visita al Policlinico di Pavia, di realizzare per casi particolarmente com- plessi una replica in additivo dell’organo del singolo paziente, su cui poter simulare l’intervento del chirurgo prima di entrare re- almente in sala operatoria. Galdabini conclude quindi così: “Ce- lebriamo dieci anni di un’associazione ormai assestata e avvia- ta, con delle dinamiche ben precise, e questi dieci anni passati sono la base su cui dovremo costruire un futuro che vedrà anco- ra tanti passi avanti e iniziative. Il settore delle tecnologie additi- ve è infatti in grande sviluppo, e non penso solo alle statistiche economiche di consumo e riproduzione ma anche al comparto dei software che stanno a monte del processo produttivo e che sono in crescita vertiginosa. Da ultimo, il mio grazie va ai soci, ai collaboratori e ai tanti sostenitori per l’impegno, la dedizione e soprattutto la passione messa in questi anni, così come un senti- to ringraziamento va al consiglio direttivo, al comitato scientifico e alle persone in Ucimu per il loro appoggio e continuo contribu- to alla crescita dell’associazione e del settore additivo che oggi rappresentiamo, in Italia e nel mondo”.

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