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79 NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 rmo RAPPRESENTANZA A LIVELLO EUROPEO La BiMu dello scorso ottobre è stata la cornice perfetta per ce- lebrare il primo decennio di Aita, un anniversario speciale per l’associazione italiana nata per rappresentare e sostenere lo svi- luppo dell’Additive Manufacturing nel nostro Paese. “Sono molto contento di essere qui oggi a festeggiare questa sorta di comple- anno - esordisce il presidente di Aita, Luigi Galdabini -. Ricordo che dieci anni fa quando siamo partiti, eravamo un gruppo di per- sone coraggiose, pionieri e innovatori, che decisero di mettere il loro tempo a disposizione. Oggi possiamo parlare a pieno titolo di associazione, in quanto di passi avanti ne abbiamo compiuti mol- ti: uno dei risultati più importanti è stata sicuramente la coesione tra i vari player del settore, in quanto fin dall’inizio siamo riusciti a creare una community molto inclusiva nella quale convivono co- struttori, fornitori, utilizzatori e il mondo della ricerca e delle Uni- versità”. Un altro importante obiettivo perseguito dall’associazio- ne era di far riconoscere il mondo delle tecnologie additive come una componente importante e cruciale per il futuro del manifattu- riero, come spiega ancora Galdabini: “Abbiamo cercato di farci riconoscere anche a livello internazionale, e non solo come dei fabbricatori, ma come degli innovatori della moderna produzio- ne industriale, come fabbricatori digitali portatori di competenze e creatività in questo settore. Ragion per cui oggi possiamo fregiar- ci di essere innovatori e costruttori di qualità. Come italiani, abbia- mo quindi spinto molto il comparto a livello europeo, instaurando proficue relazioni soprattutto con Cecimo, la federazione europea delle macchine utensili, che pure aveva lo stesso problema di comprendere cosa fossero e dove andavano queste tecnologie. Portando quindi la nostra esperienza in una realtà che a sua volta collabora strettamente con le altre realtà nazionali europee, per rappresentarci nelle discussioni che avvengono in Europa e poter influenzare le decisioni che qui vengono prese”. A questo livello, molto intensa è stata quindi l’attività svolta da Aita nella normazio- ne, ambito in cui l’associazione è molto presente per armonizzare le normative e garantire che anche le tecnologie additive siano rappresentate, con le loro peculiarità rispetto alle macchine uten- sili che in molti casi fanno sì che ciò che vale per queste ultime non sia applicabile nel settore additivo. SINERGIE CON LE MACCHINE UTENSILI Un notevole lavoro è stato quindi fatto in Aita per rafforzare il lega- me tra tecnologie additive e macchine utensili tradizionali, anche e soprattutto per uscire da certi stereotipi che circolavano agli ini- zi, quando con molta confusione di parlava in maniera semplici- stica di stampanti 3D come di una sorta di ‘macchine utensili del terzo tipo’. “In questi anni ci siamo adoperati per far sì che nell’e- voluzione naturale del manifatturiero venisse considerata la pos- sibilità di applicazione di questa tecnologia - spiega Galdabini -, che noi chiamiamo opportunamente digital, quale nuova frontiera dei sistemi di produzione industriale che offre la possibilità di rea- lizzare componenti sempre più complessi e con maggior efficien- za, con un miglior impiego di energia e più sostenibili, con minor utilizzo di materiali e scarti ridotti. La presenza e il legame con Ucimu è quindi fondamentale, in quanto permette di sviluppare sinergie che arricchiscono la nostra realtà associativa in Aita. Vi- cinanza che al contempo è interessante anche per i costruttori di macchine utensili tradizionali, mondo cui pure appartengo, in vir- tù della conoscenza ed esperienza che acquisiscono”. Altro im- portante risultato è stata la creazione di gruppi di lavoro tematici, focalizzati su aree come la ricerca e sviluppo, la standardizzazio- ne e l’implementazione di best practices industriali, contribuendo in modo significativo a diffondere l’idea della tecnologia additiva Luigi Galdabini, presidente di Aita (associazione italiana tecnologie additive).
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