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FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING 76 rmo NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 metallo, per intercettare i bisogni delle aziende intorno a noi che trattano largamente questo materiale - dice Majorana -. Il tema sostenibilità è importante, ma in genere non è il primo punto di ingresso per avvicinare un’azienda a queste tecnologie, anche se una volta coinvolte nel percorso capiscono l’oggettivo van- taggio che portano. Anche nel nostro caso, valido esempio so- no alcune aziende che hanno chiesto di sperimentare con l’AM negli stampi per prodotti plastici. L’additivo in alluminio negli stampi consente infatti di creare geometrie che estraggono il calore con molta più efficacia, oltre a poter realizzare spessori ridotti dove non servono profili di resistenza meccanica elevati, abbattendo così tempi ciclo e costi di riscaldamento grazie all’i- nerzia termica più bassa”. PROSPETTIVE DI ESPANSIONE Dopo quattro anni, il polo tecnologico di Bergamo inizia quindi a registrare segnali di vero interesse soprattutto da parte degli uffici tecnici delle aziende, continua Majorana: “Le aziende qui cominciano a guardare all’Additive come a uno strumento per portare soluzioni in contesti dove o non vi sono alternative, o serve realizzare un prototipo in tempi brevi e magari con forme molto strane, per cui sempre più, quando devono fare qualcosa di nuovo, si chiedono se sia possibile affrontarlo con l’AM. Oggi serve però superare una resistenza culturale che consta nella divisione tra dipartimento tecnico e HR. Queste ultime non han- no in genere in priorità in azienda la formazione sull’additivo, di cui i tecnici capiscono di avere bisogno per portarsi a casa la tecnologia”. Iuliano da parte sua precisa come l’AM sia co- munque una tecnologia sofisticata, da impiegare solo per pezzi sofisticati: “Purtroppo oggi le aziende non hanno ancora ben chiaro questo, vengono da noi e propongono di provare a fare magari la classica piastra con quattro fori. Il mercato sta però progressivamente maturando, le imprese con cui collaboriamo sono più consapevoli della tecnologia, che è vincente in certi settori, e non semplice da utilizzare. E’ comunque una tecnolo- gia di nicchia, che non si sovrappone alle macchine utensili ma è complementare, e che in futuro avrà sicuramente prospettive in mercati dove il volume e la complessità sono tali da assicu- rare vantaggi competitivi. Fondamentale per diffondere questa cultura dell’AM è l’attività dei centri di ricerca come il CIM4.0, che rispetto al mondo universitario hanno un linguaggio più vi- cino a quello delle aziende”. Concorda Vedani, secondo il qua- le il mondo della ricerca deve impegnarsi a trasmettere quest’i- dea del valore aggiunto dell’additivo, che non è una tecnologia alternativa per produrre ad esempio un classico tubo, ma che genera il meglio di sé allorché si pensa al prodotto fuori dai ca- noni convenzionali, e dove è quindi essenziale saper progetta- re, pensare e produrre bene per trarre massimo vantaggio. TRE PECCATI ORIGINALI “L’AM è nata inizialmente per fare prototipi, e trasformarla in un mezzo di produzione è complesso - riflette quindi Iuliano -. Ad oggi io vedo ancora tre peccati originali nelle tecnologie additi- ve, in primis il numero limitato di materiali disponibili, con inoltre un costo fuori mercato rispetto ad altri materiali convenzionali di produzione. In secondo luogo, la produttività ancora relati- vamente bassa, in quanto il grosso degli impianti ha un livello di automazione limitato. Infine, mancano sistemi di monitorag- gio online affidabili che consentano ad esempio di interrompere una lavorazione al sorgere di anomalie, onde non dover atten- dere magari giorni prima di intervenire”. Fondamentale è allora il lavoro congiunto tra università e imprese su questi tre grandi temi, per evitare che l’AM resti in una specie di limbo. Majorana sottolinea quindi come il Kilometro Rosso sia nato proprio sul principio di questa collaborazione: “Vi sono certamente spazi di miglioramento, perché tante volte il dominio universitario è impegnato in attività di ricerca di frontiera, mentre le aziende

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