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23 NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 rmo miliardi, impattando sulle consegne dei costruttori italiani che si fermeranno a 2,7 miliardi di euro (-19,5%) e sulle importa- zioni (-34,8%). Tutte le aziende non stanno lavorando a pieno regime. Il calo del mercato domestico è dovuto essenzialmente a tre fattori. Il primo vede una diminuzione fisiologica della domanda con la saturazione del mercato dovuto alle dinamiche innescatasi ne- gli anni precedenti. Il secondo fattore è da riferirsi alla ritardata operatività degli incentivi governativi in tema 5.0, con le azien- de utilizzatrici alle prese con le incertezze che gravavano intor- no alle interpretazioni dei decreti. Il terzo fattore è nella situa- zione internazionale, nell’inflazione in crescita, negli alti prezzi delle materie prime, nell’impossibilità di servire il mercato rus- so e nelle dinamiche che stanno coinvolgendo il Medio Oriente da cui ne risente soprattutto il settore della deformazione. Secondo i dati elaborati da Oxford Economics il 2024 si con- ferma un anno complicato per l’industria mondiale di settore. Quest’anno si chiuderà con un calo della domanda mondiale di macchine utensili del 6,4% a 68,1 miliardi di euro. Rispetto al contesto internazionale, nel 2024 la domanda asiatica di si- stemi di produzione si stima raggiunga i 37,2 miliardi, l’1,7% in più rispetto al dato dell’anno precedente. Per le Americhe ci si attende, invece, un calo del consumo del 14%, che ne ridur- rà il valore a 13,4 miliardi. Anche l’Europa segnerà un arretra- mento: la riduzione del consumo dovrebbe essere del 14,8% fermandone il valore a 17,5 miliardi. PREVISIONI 2025-2026 Nel 2025, invece, è prevista un’inversione di tendenza a li- vello mondiale che dovrebbe concretizzarsi in un incremento dell’8% del consumo fino a raggiungere i 73,6 miliardi. Il trend dovrebbe proseguire anche nel 2026 quando l’incremento do- vrebbe essere del 6,7%. Nel 2025, i Paesi asiatici incrementeranno ulteriormente gli investimenti in nuove tecnologie di produzione. Il consumo crescerà a 39,7 miliardi di euro, il 6,5% in più del 2024. Ma con il nuovo anno anche il consumo europeo e americano do- vrebbero invertire la rotta, tornando in segno positivo. Per le Americhe è atteso un incremento della domanda del 17,1% a 15,7 miliardi di euro. Per l’Europa si prevede un incremento, del 4,2%, a 18,3 miliardi di euro. Nel 2026 la domanda asiatica dovrebbe mantenere lo stesso ritmo di crescita del 2025 (+6,5%). Quella americana cresce- rà ancora ma ad un ritmo più blando (+8,5%) mentre l’Europa dovrebbe accelerare l’intensità degli investimenti in nuove tec- nologie di produzione rispetto agli anni precedenti (+5,7%). In questo contesto di recupero, l’Italia dovrebbe mantenere una forte capacità di ripresa. Dopo il calo del 2024, già nel 2025, dovremmo assistere ad un rimbalzo importante della domanda di investimenti in nuove tecnologie di produzione da parte degli utilizzatori italiani, pari al 17,5%. ll trend positivo dovrebbe continuare anche nel 2026 sebbene con ritmo più contenuto (+ 4,2%).
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