RMO_264
INCHIESTA 20 rmo NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 dalla società di consulenza Horváth tra i manager del setto- re e riportato dalla Neue Zürcher Zeitung, il 59% degli inter- vistati prevede una riduzione del numero dei dipendenti in Germania nei prossimi cinque anni. Il 14% definisce tale ri- duzione addirittura ‘significativa’. Solo il 15% prevede invece un aumento del personale. C’è poi il saldo finale negativo tra i posti di lavoro persi con l’addio ai motori a combustione e quelli guadagnati con la produzione elettrica. Secondo un’analisi dell’associazione dell’industria automobilistica tedesca VDA, nel settore delle forniture la trasformazione verso la neutralità climatica e la digitalizzazione porterà a meno posti di lavoro. Quelli perdu- ti non verranno creati automaticamente altrove. Le stime di VDA lo confermano: nel 2018 i dipendenti dell’industria te- desca dei fornitori automobilistici erano 311.000, quest’anno sono già scesi a 270.000. Entro la fine del decennio il nume- ro scenderà a circa 200.000. I CONTRACCOLPI SULL’ITALIA Italia e Germania sono storicamente due stretti partner com- merciali. Lo scorso anno si è registrato il secondo valore di interscambio maggiore di sempre, confermando per la Ger- mania la prima posizione negli scambi con l’Italia. Nel comparto automotive questo legame è ancora più mar- cato. Secondo i dati della Camera di Commercio Italo-Ger- manica, nello scorso anno è stata registrata una crescita de- gli scambi nel settore delle auto con aumenti per le importa- zioni e nelle esportazioni. La filiera delle auto ha mosso quo- te per 25,76 miliardi di euro, di cui la quota di esportazioni di componentistica dell’Italia verso la Germania è del 20,5%, secondo i dati di Anfia (associazione nazionale filiera indu- stria automobilistica), con un valore economico di 5,2 miliar- di di euro. Come importazioni, la Germania è sempre al pri- mo posto come partner italiano (23,6% del totale). Nel primo semestre 2024, sono stati annunciati tagli per ulte- riori 32.000 posti di lavoro, superando i 29.000 del secondo semestre 2020. La componentistica è sotto pressione anche in Italia. Il 2024 si prospetta un anno di arretramento per i vari indicatori economici, a partire dal fatturato, secondo le stime dello ‘Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui servizi per la mobilità 2024’. Come il mercato sta evolvendo così anche in Italia ci si sta spostando verso la produzione di componenti dedicati a vei- coli elettrici, così come per i veicoli a guida automatizzata. Il problema, sia in Italia sia in Germania, è che il mercato stesso non è pronto a recepire i nuovi prodotti. Le scelte del Gruppo Volkswagen nell’ottica di delocalizzare la produzio- ne verso Paesi extra-Ue. Possono segnare un punto di non ritorno. Perdere una fetta di mercato per l’esportazione di veico- li e componentistica sarebbe un danno consistente per l’I- talia. Lo studio di ICE ‘L’Italia nell’economia internazionale 2023-2024’ conferma la prospettiva difficile per il settore:
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz