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83 OTTOBRE 2024 rmo to una serie di schede che analizzano in dettaglio l’incrocio tra le competenze tecnologiche in uso per il powertrain en- dotermico con quelle che saranno le esigenze emergenti nei componenti elettrici. E’ poi possibile adire a sviluppi digitali, con un’offerta sempre più integrata hardware e software che può facilitare la vita agli OEM nel rispondere alla crescita dei software-defined vehicles. Andando invece verso altri setto- ri, il comparto aerospace e difesa impiega molti componenti che richiedono tecnologie similari, ponendo tuttavia la sfida di andare verso volumi più bassi, nell’ordine di uno a 1.000, con tempi e costi di sviluppo associati da tenere in consi- derazione e procedure di qualità e certificazione complesse quanto quelle del mondo dell’auto, ma diverse. In tal senso, lo studio suggerisce che laddove la singola azienda potreb- be avere difficoltà nell’affrontare un simile percorso, questo potrebbe però essere affrontato in ottica di filiera e di part- nership tra aziende. Altri nuovi settori interessanti sono poi quello dell’energia, con la filiera dell’idrogeno che acquisirà sempre più rilevanza, e il settore dei dispositivi medicali. Altra opportunità a livello di sistema Paese è infine legata a una Gi- gafactory che contenga al proprio interno anche una parte di produzione e assemblaggio delle celle, che porta con sé una buona quota di componenti da produrre, catodi e anodi, e di materiali da processare. POLICY A LIVELLO DI SISTEMA PAESE Gli esperti di AlixPartners delineano infine tre assi di sviluppo possibili in termini di policy necessari a sostenere le aziende che operano nelle due filiere che servono il comparto auto- motive per affrontare il passaggio all’elettrico. La prima con- cerne la crescita dimensionale, dal momento che l’Italia soffre un gap verso gli altri Paesi per il fatto di avere aziende più piccole, il che rende più complessi i percorsi di trasformazio- ne. A questo proposito, è possibile pensare a misure di defi- scalizzazione o a incentivi al set-up di nuovi siti e sostegno a partnership. Un secondo punto riguarda lo sviluppo dell’R&D e l’internazionalizzazione, aree chiave dove l’Italia presenta presidi tecnologici da completare, come ad esempio nei sof- tware-defined vehicle o nell’intelligenza artificiale. Qui sareb- bero utili ad esempio incentivi allo sviluppo di nuove piattafor- me e il completamento di domini tecnologici con la costituzio- ne di poli di competenze che vadano ad aggregare istituzione pubbliche e private. Infine, la salvaguardia della produzione locale, in quanto se pure la supply chain è poi globale, cru- ciale è avere OEM che oltre a investire nella ricerca possano poi assemblare anche in Italia, a livello di sviluppo di primo equipment. Ciò a salvaguardia sia dei volumi produttivi che dell’occupazione, toccando il tema della competitività dell’I- talia: qui si innestano le misure del Piano Transizione 5.0, ma sono auspicabili anche azioni ulteriori su energia e lavoro, gap competitivi importanti di cui l’Italia soffre, con un tema di pro- tezione del tessuto produttivo e di formazione a sostegno dei percorsi di reinserimento e riconversione delle persone. Il report di AlixPartners sull’impatto dell’elettrificazione nel mondo automotive offre a produttori di componenti e costruttori di macchine che servono il settore una serie di schede che mostrano come anche il motore a trasmissione elettrica abbia a sua volta componenti che richiedono una serie di lavorazioni tipiche del motore endotermico. Funzionali a strategie di diversificazione tecnologica dell’offerta per i BEV (battery electric vehicle), queste schede illustrano una lista di opportunità che è possibile cogliere per riposizionare la propria offerta restando nel mondo automotive, mostrando in dettaglio non solo i diversi componenti e sottosistemi e le loro caratteristiche tecniche principali, ma anche quelli che sono oggi i fornitori tier-1 verso cui è possibile rivolgersi in sottofornitura. OPPORTUNITÀ DI DIVERSIFICAZIONE

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