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FOCUS INDUSTRIA AUTOMOTIVE 82 rmo OTTOBRE 2024 IMPATTO SULLE MACCHINE UTENSILI Per quanto concerne il settore delle macchine utensili, che nei dati Ucimu genera in Italia un fatturato annuo pari a 6,5 miliar- di di euro, la ricerca stima che circa 3 miliardi siano legati alla costruzione di macchine utensili destinate al settore automoti- ve. Di queste, circa il 60% è costituito da macchine ad aspor- tazione, centri di lavoro e macchine transfer adatte agli alti vo- lumi del comparto. Il 31% è rappresentato da macchine a de- formazione, mentre la restante quota è legata a tecnologie non convenzionali o più innovative. Dei 3 miliardi di fatturato legato al mondo dell’auto, il 32% è destinato all’Italia, il 38% all’export in Europa e il restante 30% al resto del mondo. Lo studio pre- vede quindi un calo tendenziale del fatturato legato al mondo automotive nei prossimi anni, per arrivare a una perdita del 9% al 2030, con però uno scenario molto diverso se si guarda allo spaccato delle singole tecnologie di lavorazione. Fortemente impattate dal calo del motore endotermico saranno infatti le tecnologie ad asportazione, che sono quelle più utilizzate nel powertrain meccanico che presenta molte componenti mobili in contatto tra loro, con una perdita stimata in circa 400 milioni di euro, pari al -26%. A non venire impattata dalla transizione in elettrico sarà invece la deformazione, che anzi può coglie- re interessanti opportunità di crescita, stimate in un +10%, in quanto la maggioranza di componenti che richiedono lavora- zioni per deformazione non è legata al tipo di powertrain. Si tratta infatti di componenti legati alla carrozzeria, allo chassis e a parti strutturali dell’auto, che anzi in alcuni casi divente- ranno più complesse e pesanti in quanto dovranno reggere il peso della batteria. Lo studio rileva quindi che circa il 17% dei costruttori di macchine utensili si trova oggi in una condizione di rischio finanziario, quota che aumenta tra quelle con focus su asportazione. La previsione d’impatto a livello occupazio- nale mostra infine che sono a rischio circa il 17% dei posti di lavoro nel settore, pari a circa 2.500 occupati, sia in conse- guenza della riduzione di fatturato sia del numero di aziende che potrebbero andare in crisi e uscire dal mercato. STRATEGIE DI RIPOSIZIONAMENTO Per rispondere alla sfida posta dalla crescita dell’elettrico, le aziende possono quindi valutare alcune traiettorie di sviluppo. Un primo percorso punta a rafforzare il proprio attuale posizio- namento, cogliendo opportunità all’interno della propria collo- cazione per il powertrain endotermico cercando di rafforzarsi tramite acquisizioni e crescita dimensionale in un segmento che, se pur in calo, vedrà un certo numero di aziende in serie difficoltà. Andando verso percorsi più complessi, ma che pos- sono dare più opportunità, una prima direzione è la diversi- ficazione tecnologica, sviluppando diverse offering dapprima su componenti che richiedono tecnologie similari, quindi an- che per tecnologie diverse e fino allo sviluppo di un’offerta in- tegrata di hardware e software. Un terzo percorso consta nella diversificazione settoriale, abbandonando l’automotive e cer- cando altri ambiti applicativi facendo leva sulle proprie com- petenze, ad esempio nella meccanica di precisione. Infine, vi è un quarto percorso di crescita conglomerata, puntando su nuovi prodotti e funzionalità, anche digitali, applicabili in ottica multi-settore. Per quanto riguarda il cogliere opportunità dalla crescita dell’auto elettrica, sono molti i componenti nel power- train elettrico, se pur in numero minore, che richiedono lavora- zioni meccaniche simili a quelle dell’endotermico, specie nella cinematica di motore/trasmissione. La ricerca ha qui sviluppa-

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