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FOCUS INDUSTRIA AUTOMOTIVE 80 rmo OTTOBRE 2024 superpotenze nel settore, con la rapida crescita della presenza di costruttori cinesi, che già concepiscono le auto con una par- te software molto spinta: la penetrazione dei brand automotive cinesi nel mercato italiano nel 2023 era del 3,5%, e a metà 2024 è di circa il 4,5%. Numeri ancora limitati, ma più che triplicati rispetto al 2019, il che mostra come la Cina sia un importante competitor da tenere fortemente presente. TREND NELLA PRODUZIONE Concentrando quindi il focus su un orizzonte prettamente eu- ropeo, qui il trend della produzione rispecchierà quello della domanda, con una media di 18 milioni di veicoli l’anno prodotti in Europa (erano 21,2 nel 2019), in uno scenario abbastanza stabile fino al 2030. Nel dettaglio dei singoli Paesi, la Germa- nia dovrebbe passare da circa 4,3 milioni prodotti nel 2023 a 5,4 milioni al 2030, con un incremento addirittura al di sopra dei valori del 2019. La situazione in Italia dovrebbe invece sta- bilizzarsi intorno ai 900 mila veicoli prodotti per anno, con una proiezione che dipenderà molto dall’allocazione di nuovi mo- delli nel nostro Paese da parte dei principali player a livello mondiale, dove a fare la parte del leone è Stellantis. In paral- lelo, si prevede che nel 2030 in Europa verranno prodotti 17,6 milioni di motori, contro i 22,5 del 2019, con una crescita fino a 7,7 milioni della produzione in Germania, pari a oltre il 40% del totale, a discapito della significativa riduzione del numero di motori prodotti in Europa Centrale. Nella divisione della pro- duzione per i diversi costruttori tra i vari Paesi europei, la pro- duzione di Stellantis in Italia, che al 2023 valeva circa il 20% della produzione complessiva in Europa, dovrebbe crescere a circa il 24% al 2023. In crescita l’incidenza di Volkswagen in Germania, dal 42% del 2023 al 49% del 2030, ma anche in aumento il focus di Tesla nel Paese, in coerenza con gli inve- stimenti in corso su Gigafactory. Interessante a questo punto vedere lo spaccato del mix tecnologico all’interno di questi 18 milioni di veicoli prodotti: a meno di stravolgimenti a livello normativo, AlixPartners prevede che il 65% di questi veicoli potrebbe essere a batteria, mentre un 27% potrebbe riguarda- re la parte ancora a combustione mild-hybrid, con un cambio repentino per un settore come quello automotive abituato a ragionare per decadi. Ancora più sfidante lo scenario in Ita- lia, dove dei 900 mila veicoli prodotti al 2023, il 92% potrebbe essere un veicolo a batteria. Lo studio rileva inoltre che l’av- vicendarsi di piattaforme, tra produzione a combustione ed elettrica, potrebbe portare un avvallamento a livello di volumi complessivi di produzione gestiti in Italia al 2026, quando la produzione potrebbe scendere a 600 mila unità, per poi risa- lire a 900 mila nel 2030 con il lancio e la messa a regime delle nuove piattaforma a batteria. Andamento irregolare e prepon- derante sull’elettrico, dunque, che pone una doppia sfida per

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