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FOCUS INDUSTRIA AUTOMOTIVE 66 rmo OTTOBRE 2024 innovative come lo Spin Testing (o centrifugazione) che includono prove di sovravelocità e di fatica, oltre a test di deformazione elasti- ca e plastica del rotore in ambiente sottovuoto (≤1 mbar) e a tem- peratura controllata (fino a 250°C), il tutto abbinato a sistemi video ad altissimi FPS (fotogrammi per secondo) in grado di riprodurre video in slow-motion con una grande nitidezza. Queste soluzioni facilitano un’analisi approfondita del comportamento dinamico dei rotori alle varie velocità e durante le eventuali rotture, risultando in un continuo miglioramento dell’efficienza del prodotto e riduzione del numero necessario di prototipi. A breve sarà disponibile anche il sistema Ross (Rotational Optical Strain Systems), un altro bre- vetto della Casa tedesca in grado di misurare la sollecitazione del pezzo rotante lungo tutta la sezione trasversale: una soluzione che sarà utile anche per altre applicazioni industriali. C’è poi un ulteriore elemento che troppo spesso è trascurato, ovvero la protezione dei dati condivisi con i fornitori. Schenck ha scelto di implementare lo standard Tisax (Trusted Information Se- curity Assessment eXchange), riconosciuto nel settore automotive per garantire un livello di sicurezza superiore agli NDA tradizionali. “Aderendo a Tisax e seguendo il modello VDA-ISA, ci impegniamo a mantenere le informazioni tecniche e all’avanguardia al sicuro, sia mediante processi interni che attraverso una formazione speci- fica al personale coinvolto“, indica Francesco D’Alessandro. FASE DI PRODUZIONE IN SERIE Nella fase di produzione in serie, l’unione tra qualità e quantità di- viene essenziale. Schenck, attraverso le sue tecnologie automati- che di equilibratura, garantisce che ogni rotore EV sia perfettamen- te bilanciato prima di lasciare la linea di produzione. La serie eTeno è in grado di processare un rotore ogni 30 s, raggiungendo quindi portate orarie che arrivano fino a 120 pezzi/h con una sola macchi- na. La seconda particolarità di questa equilibratrice automatica è quella di essere molto ‘gentile’ nella manipolazione dei rotori, il che consente al cliente finale un largo utilizzo di materiali compositi. Infi- ne, grazie ai mandrini orbitali, l’output dei rotori dalla macchina non viene influenzato (entro certi limiti) dallo squilibrio iniziale del rotore, con grandi benefici in termini di lay-out dei conveyor o dei robot. In questo modo, assicurano che le linee di produzione dei rotori si- ano non solo estremamente efficienti, ma anche caratterizzate da una riduzione significativa dell’ingombro in pianta. “In un settore in rapida evoluzione come l’industria automobilistica di oggi, la fornitura di beni strumentali adeguati è imperativa per il successo, sia finanziario che tecnologico. Con il Green Techno- logy Center, Schenck si impegna con l’ambizioso obiettivo di es- sere sempre all’avanguardia, fornendo ai nostri partner le soluzio- ni più avanzate per affrontare sfide che a volte sono difficilmente prevedibili - conclude D’Alessandro -. La nostra missione è chiara: supportare OEM e Tier in una transizione elettrica che sia innovati- va e di reale beneficio al guidatore di tutti i giorni. Perché crediamo che l’equilibrio perfetto tra tecnologia e la sua fruibilità sia la chiave per plasmare il futuro della mobilità”. Vista esterna e interna della macchina equilibratrice automatica Eteno, per la produzione in serie di rotori. La macchina di spin test Centrio, per le prove di deformazione e burst del rotore.

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