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46 rmo OTTOBRE 2024 La trasversale depressione della domanda di acciaio ha conta- giato anche l’inossidabile. “I segnali che arrivano dalla piazza commerciale europea non fanno sperare in una consistente ripre- sa: per quest’anno ci si aspetta comunque una crescita, ma con- tenuta; è più un recupero, dopo le performance non brillanti del 2023”: è quanto ha spiegato Arianna Ducoli dell’Ufficio Studi si- derweb, aprendo il webinar ‘Inox: benvenuto secondo semestre’. Nel primo trimestre 2024, gli acquisti di acciaio inox intra ed extra UE dell’Italia sono calati del 9,7% a circa 372mila tonnellate (fon- te: elaborazione siderweb di dati Istat). Per la quasi totalità si tratta di prodotti piani (230 mila tonnellate, -12,3%). Unica categoria in crescita è il rottame inox (quasi 94 mila tonnellate, +4,4%). Di mi- nore entità il rallentamento dell’export: -6,6% rispetto al primo tri- mestre 2023 (318 mila tonnellate). Calato del 4,2% l’export di pia- ni inox (206 mila tonnellate). In controtendenza solo i lingotti, ma si tratta di volumi piuttosto contenuti (10 mila tonnellate, +24,5%). L’ANALISI IN CIFRE La ripartizione del materiale importato dall’Italia ha subito un forte mutamento nell’ultimo biennio. Gli arrivi dai Paesi extraeuropei so- no diminuiti dal 48% del 2022 al 29% nel 2024. “Ciò evidenzia un trend di regionalizzazione dei mercati per quando riguarda l’ap- provvigionamento di materiale – ha sottolineato Ducoli -. Diversi gli equilibri dell’export, che sono rimasti invariati: 25% extra Ue, 75% intra UE”. Nel primo trimestre 2024, la produzione mondiale di acciaio inox è cresciuta del 5,5% a 14,58 milioni di tonnellate (dati Issf). Da questa accelerazione, però, è esclusa l’Europa: qui le acciaierie hanno sfornato 1,55 milioni di tonnellate, in calo del 5% rispetto al primo trimestre 2023. “Non è una sorpresa – ha commentato Ducoli -: uno dei maggiori produttori europei, Acerinox, ha forte- mente rallentato le proprie attività a causa di uno sciopero durato oltre 4 mesi”. Bene Cina (+2,1% con 8,59 milioni di tonnellate) e Asia (+12,9% con 1,84 milioni). Infine, le stime sul consumo di acciaio inox della worldstainless prevedono per l’area ‘Europa e Africa’ una timida ripresa dell’1,4% nel 2024, dopo il -19% del 2023; nel 2025 si arriverà a un +2,1%. Molto diverso il panorama descritto per il mondo: si preventiva una crescita del consumo di circa il 3-3,9% annuo nel 2024 e 2025. Quanto ai prezzi dell’acciaio inox, il trend generale è di un deci- so ridimensionamento della volatilità (-80/90% rispetto ai picchi del 2022). “La fase di ‘ipercomprato’ iniziata un anno fa circa ha portato a un accumulo sistematico dei prodotti”. Secondo Achille Fornasini, siderweb e StatLab Università degli Studi di Brescia, “è quindi lecito attendersi lievi correzioni al ribasso che riequilibrino il mercato e tolgano tensioni ai prezzi, in un corridoio ascendente nell’ultimo anno. Il trend è tracciato”. Dopo le performance non brillanti del 2023, quest’anno la domanda di acciaio inossidabile dovrebbe caratterizzarsi per una contenuta crescita. A inizio anno, produzione e commercio estero con il segno meno. Per i prezzi: avviata una fase di lievi correzioni. Sono le analisi presentate da siderweb in un recente webinar ACCIAIO INOX, 2024 IN RECUPERO IN BREVE

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