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44 rmo OTTOBRE 2024 Il 2024 segnerà un’inversione di tendenza per l’industria italiana del machinery rispetto all’anno precedente che registrerà un mo- desto rallentamento, mantenendosi comunque su livelli media- mente alti. In particolare, il fatturato attesterà a 54,7 miliardi (-3,3% rispetto al 2023). Il consumo interno calerà, dell’8,3%, a 27,9 mi- liardi di euro. Ne risentiranno sia le importazioni, attese in calo, del -2,6%, a 11,2 miliardi di euro, sia le consegne dei costruttori che dovrebbero fermarsi a 16,7 miliardi, -11,7% rispetto all’anno precedente. L’export, invece, crescerà ancora, seppur di poco (+0,9%) oltrepassando i 38 miliardi, nuovo record per il comparto. CONSUNTIVI 2023 Nel 2023, il fatturato del comparto si è attestato ad un valore pari a 56,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 2,1% rispetto al dato del 2022, segnando così un nuovo record. Le esportazioni, cresciute, del 5,8%, a 37,7 miliardi di euro, hanno superato il risul- tato dell’anno scorso, segnando così un nuovo primato. In calo, invece, le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno che, penalizzate dall’arretramento del consumo domestico, si sono fer- mate a 18,9 miliardi, il 4,6% in meno rispetto al 2022. La domanda espressa dal mercato domestico è scesa, del 4%, a 30,4 miliardi. Anche l’import ha risentito della debolezza della domanda inter- na, attestandosi a 11,5 miliardi, il 3% in meno rispetto al 2022. Le imprese italiane del settore hanno dimostrato, ancora una volta, di saper ben presidiare il mercato locale, come evidenziato dal dato import/consumo che si è attestato al 37,9%. Il rapporto export/fat- turato è cresciuto, di quasi due punti percentuali, al 66,6%. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, nel 2023, la quota di fatturato realizzata in Italia si è attestata al 33,4%. Il 36,1% del totale è stato destinato agli altri paesi dell’Europa. L’area europea assorbe quindi quasi il 70% del fatturato italiano di comparto. Se- gue l’export nelle Americhe (15,6%) e in Asia (11,3%). Nel 2023, l’export italiano è cresciuto in tutti i principali mercati ad esclu- sione di Cina, Turchia e Regno Unito. Meglio di tutti, in termini di incremento, hanno fatto Messico e Polonia. Principali mercati di destinazione sono risultati: Stati Uniti (5 miliardi di euro, +6,7%); Germania (3,9 miliardi, +4,3%); Francia (2,6 miliardi, +7,9%); Ci- na (1,8 miliardi, -4,4%); Polonia (1,6 miliardi, +15,6%). Bruno Bettelli, presidente Federmacchine, ha così commentato: “l’estero rappresenta per le aziende di Federmacchine lo sbocco ideale per la propria attività come dimostra il dato di export su fat- turato che in alcuni periodi ha raggiunto addirittura quota 75%. Per tale ragione la federazione ha dedicato particolare impegno, an- che nel corso del 2023, alle iniziative volte favorire le relazioni con gli utilizzatori stranieri. Il Rapporto Ingenium, realizzato da Confin- dustria e Federmacchine, nel 2022, ha messo in evidenza un po- tenziale di 16 miliardi di euro di export non ancora realizzato che potrebbe essere alla portata delle aziende e che è distribuito tra mercati emergenti e mercati già affermati. Da qui siamo partiti per ragionare sulle azioni di supporto all’attività di internazionalizzazio- ne del comparto, partecipando a incontri e organizzando occasio- ni di contatto con rappresentanti dei sistemi industriali di alcuni im- portanti paesi quali, per esempio, Cina, Vietnam, Arabia Saudita”. Nel 2023, l’industria italiana del bene strumentale ha visto crescere ancora il fatturato che ha segnato un nuovo record per il comparto. Per il 2024 è atteso un moderato calo di quasi tutti gli indicatori economici; nonostante ciò, i valori si manterranno su livelli mediamente alti. Questo è quanto emerge dai dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine 2024 IN CALO MODERATO PER IL MACHINERY IN BREVE

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