RMO_263

33 OTTOBRE 2024 rmo zione di politiche industriali innovative e sostenibili. “Quando AIdAM è stata costituita si parlava di ‘assemblaggio’ (infatti si chiamava AIDA), con l’evoluzione delle tecnologie e dei mercati ci siamo concentrati sui termini ‘automazione’ e ‘meccatronica’. Serve interloquire con le istituzioni, con chi definisce il quadro di incentivi a supporto di questi percorsi affinché siano calzanti rispetto alla direzione che noi imprenditori leggiamo tutti i giorni sui diversi mercati. Inoltre, il tema della sostenibilità ci tocca da vicino, ma non solo in termini di impatto sull’ambiente esterno, bensì anche sull’ambiente aziendale. In questo c’è tanto da fa- re perché essere virtuosi e sostenibili oggi può rappresentare una leva su cui costruire una buona parte del proprio vantaggio competitivo. Questo, sia chiaro, fuori dagli slogan e dal clamore che c’è intorno al tema della sostenibilità”. ESTERO ED EDUCATION C’è poi il tema dell’internazionalizzazione, contesto nel qua- le le dimensioni delle nostre imprese certamente non aiuta- no. “AIdAM da sempre è stata proattiva su questo fronte. In passato ha aperto un ufficio commerciale in Serbia e uno in Repubblica Ceca proprio per studiare e aprire un mercato al- le aziende italiane dell’automazione, fare da ponte verso uno spazio geografico in cui l’automazione aveva ampi margini di penetrazione - illustra Raffaele Barile -. Oggi il nostro ruolo è cambiato: ci sono varie forme associative per creare i pre- supposti affinché un mercato possa rientrare nelle strategie di internazionalizzazione delle nostre aziende. Ad esempio, per il Marocco abbiamo costruito una rete di imprese e stiamo cer- cando dei rappresentanti attivi sul territorio. In Polonia stiamo lavorando a stretto contatto con la Camera di Commercio e con l’ICE per fornire soluzioni a diverse filiere che lì si stan- no sviluppando. Ogni Paese ha le sue caratteristiche e le sue specificità: con l’associazione, stiamo sperimentando diversi modi per trovare il percorso ideale e fornire, alle nostre azien- de, gli strumenti necessari per comprendere le dinamiche di mercato”. Infine, il grande tema dell’Educational. Una delle maggiori pro- blematiche che attanagliano le aziende è l’individuazione e la formazione delle giovani competenze, oltre che di quelle già operative. In questo senso AIdAM ha svolto un importante ruolo in questi anni, soprattutto facendosi capofila nella promozione della rete iM2A e con il coinvolgimento del Mimit. “iM2A è la re- te nazionale che potenzia le sinergie tra istituti tecnici professio- nali e aziende. Con questo progetto abbiamo ottenuto impor- tanti risultati, anche grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito - aggiunge il presidente -. Abbiamo sviluppato questa Rete anni fa ed abbiamo più che raddoppia- to gli obiettivi iniziali”. Ad oggi, più di 240 istituti fanno parte di iM2A e AIdAM è il volano formativo per il settore della mecca- tronica, grazie alla cultura tecnologia delle aziende associate. Il percorso di aggiornamento dei docenti avviato quest’anno ve- de ben 198 iscritti, provenienti da tutta Italia. “Importanti sono state anche le Linee Guida del Laboratorio di Meccatronica ri- chieste dal Miur: un documento che definisce le caratteristiche comuni dei laboratori di meccatronica - conclude il presiden- te -. Questo garantisce l’investimento in strutture tecnologiche conformi, in modo da evitare disparità formative nei differenti istituti, rendendo più efficaci gli investimenti realizzati per i la- boratori stessi. Questo è un segno tangibile di come la scuola e l’industria debbano andare di pari passo per lo sviluppo soste- nibile del settore”. I numeri delle due edizioni del percorso di aggiornamento docenti.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz