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31 OTTOBRE 2024 rmo ting Paese’. Le nostre tecnologie e le capacità dei professionisti italiani di saper rispondere alle mutevoli esigenze dei clienti ci permettono, in un Paese come l’Italia numericamente piccolo e linguisticamente non proprio al centro del mondo, di essere riconosciuti in tutti i continenti”. Ma nessuna azienda, neppu- re quella dimensionalmente più grande, può affrontare da so- la la sfida sul palcoscenico internazionale, facendo conoscere l’enorme potenzialità di soluzioni e di know-how di cui il nostro Paese è ricco. “Serve un’associazione e AIdAM oggi è in grado di vantare quell’autorevolezza necessaria a rafforzare il brand ‘Made in Italy’ nell’automazione industriale - continua -. Quando vado all’estero sento sempre grandi apprezzamenti nei confronti del nostro Paese, ma dobbiamo essere anche noi ca- paci nel valorizzare le nostre risorse. Un esempio pratico? Con AIdAM stiamo lavorando al tema dei codici Ateco per le azien- de del settore, codice che fino a quest’anno non è mai esisti- to. Una singola azienda non sarebbe mai riuscita ad arrivare a questo risultato e invece, grazie alla proficua collaborazione con Istat, nel 2025 probabilmente avremo ben due nuovi codici Ateco settoriali”. E poi c’è il tema del riconoscimento/tutela del- la proprietà intellettuale industriale per un settore che si caratte- rizza per soluzioni tecnologicamente innovative e custimizzate. “Questa è un’altra storica ed esaltante iniziativa di AIdAM che ha pensato volta alla salvaguardia della proprietà intellettuale, fornendo alle aziende associate un utile strumento di protezione dei propri progetti - indica Raffaele Barile -. A quanto mi risulta, già diversi associati ne hanno sfruttato i benefici in controversie con clienti poco corretti”. INTERA FILIERA RAPPRESENTATA Oggi, AIdAM è un punto di riferimento nel panorama del com- parto italiano dell’automazione, della meccatronica e dei siste- mi per assemblaggio. Anche europeo. “Uno dei vantaggi di AI- dAM è che al suo interno vive e collabora l’intera filiera dell’au- tomazione: abbiamo costruttori di macchine, system integrator, fornitori e distributori di robot e sistemi robotizzati, fornitori e distributori di componenti per la meccatronica, produttori e di- stributori di sistemi di visione - indica -. Inoltre, aderiscono an- che realtà che si occupano di formazione, ITS, università, centri di ricerca, riviste tecniche specializzate ed altre associazioni”. Un ecosistema che è stato fotografato nell’ultima ‘Analisi di set- tore dell’Automazione e della Meccatronica in Italia’ realizzato dall’Ufficio Studi AIdAM e che ha misurato gli impatti del setto- re: 14 miliardi di euro di fatturato annuo (considerando solo le aziende del settore, senza conteggiare l’indotto), 36.600 per- sone impiegate e il 38% di quota export. “Sono particolarmen- te orgoglioso di questi numeri, in particolare della quota export che dimostra quanto siano apprezzate le nostre soluzioni nel mondo”, continua il presidente. Un’analisi interna condotta tra gli associati ha rivelato che nei primi mesi del 2024 si è verificata una contrazione sensibile e generalizzata degli ordini. Una tendenza che però ha mostrato segnali di inversione tra aprile e maggio scorsi, portando a pre- visioni ottimistiche per una chiusura annuale in positivo. “Questo rappresenta un indicatore incoraggiante per il futuro prossimo - spiega Barile -. Se, inoltre, le politiche comunitarie dovessero convergere verso misure di sostegno per il comparto automoti- ve, le prospettive per il prossimo anno potrebbero ulteriormente migliorare, delineando un quadro decisamente più favorevole”. AIdAM nell’ultimo biennio ha vissuto una completa trasforma- zione, in positivo. Dopo gli anni difficili, anche per il mercato, l’associazione si è saputa non solo adattare al ‘nuovo mondo’ ma reinventarsi con una serie di servizi che hanno coinvolto maggiormente la base associativa e l’hanno portata oggi a van- tare 83 realtà su tutto il territorio. E oggi non mancano le nuove sfide per l’automazione industriale italiana cui l’associazione si confronta. “Sicuramente continueremo ad investire nei progetti in ambito Educational, perché fare cultura e formazione è fon- damentale sia per offrire prospettive professionali ai giovani che Il nuovo presidente di AIdAM, Raffaele Barile, e il consiglio direttivo che lo affiancherà nel triennio 2024-2027.

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