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30 rmo OTTOBRE 2024 L’associazione italiana di assemblaggio e meccatronica festeggia quest’anno il traguardo del quarto di secolo. Un periodo caratterizzato da importanti successi in storiche battaglie per dare il giusto riconoscimento a un settore trainante per il nostro Paese. E adesso il focus è sull’Education, l’internazionalizzazione ma anche la valorizzazione di tutti i territori della Penisola. Ne parliamo con il nuovo presidente, Raffaele Barile LUCA ROSSI 25 ANNI DI AIDAM E DI STORICHE CONQUISTE AIdAM, l’associazione italiana di assemblaggio meccatronica, taglia quest’anno il traguardo dei 25 anni di attività. Un lasso di tempo segnato da successi in battaglie storiche per la valoriz- zazione di tutto comparto. Basti pensare al riconoscimento dei codici Ateco e alla individuazione da parte di Siae della pro- tezione della proprietà intellettuale industriale. Tappe che pe- sano come macigni sulla crescita della cultura d’impresa e sul riconoscimento del valore strategico di questo settore in Italia. E adesso l’associazione è anche il motore per la creazione di una rete nazionale iM2A che unisce gli istituti tecnici secon- dari italiani in meccatronica. Ma l’anno si completa anche con un nuovo presidente e un nuovo consiglio direttivo. A guidare AIdAM per il prossimo triennio 2024-2027 sarà Raffaele Bari- le. Con lui ripercorriamo queste tappe e soprattutto gettiamo lo sguardo al futuro del comparto. PRESENZA AUTOREVOLE AIdAM è stata fondata nell’aprile 1999. Quest’anno compie 25 anni di attività. Un traguardo importante, caratterizzato da diverse tappe che hanno segnato alcune storiche conquiste. “Come potrà immaginare in 25 anni è cambiato tutto: il mercato, le aziende e il modo di fare associazionismo - ripercorre il nuo- vo presidente, Raffaele Barile -. C’è però qualcosa che è rima- sta invariata: l’intenzione di fare ‘marketing di settore’ e ‘marke- STRATEGIE

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