RMO_263

28 rmo OTTOBRE 2024 STRATEGIE Il focus si concentra quindi nella capacità di progettare, dise- gnare e produrre protezioni antinfortunistiche per l’officina mec- canica e macchine tradizionali. Sono oltre 5 milioni, ad oggi, quelle prodotte. Grande attenzione viene riservata alla qualità: ogni prodotto è costruito con materiali di prima scelta per ga- rantire un rendimento omogeneo e un’efficienza costante. I pro- dotti Repar2 sono in effetti pensati per durare nel tempo, per armonizzare il lavoro e renderlo sicuro con supporti robusti, ben visibili e stabili. Nel catalogo aziendale trovano posto anche gli accessori, come visiere e barriere protettive, box di emergenza, pedane antiscivolo, interruttori di sicurezza. Tra le ultime novità, la protezione universale con tre schermi in vetro multistrato Top line per grandi frese, alesatrici e torni, sospesa ad un braccio articolato che permette la massima mobilità sia orizzontale che verticale, in modo che la protezione possa essere facilmente portata con esattezza nella posizione desiderata. La sicurezza dell’operatore di ogni macchina utensile rima- ne la mission di Repar2, che all’interno della sua gamma di- spone di protezioni per torni in conformità alla norma EN ISO 23125:2015. Va ricordato che, tra le macchine utensili più diffu- se nelle officine, i torni tradizionali cioè non CNC, necessitano di protezioni adeguate per impedire che il materiale di lavora- zione venga a contatto con l’operatore (trucioli incandescenti) e per diminuire sensibilmente le possibilità di contatto con il mandrino. l’utensile e il pezzo in lavorazione. E, con i dispositivi adatti, il rischio di infortuni si riduce notevolmente. SCENARIO INTERNAZIONALE Le protezioni di sicurezza per macchine utensili targate Repar2 sono progettate per una molteplicità di prodotti. Prendiamo il tornio: troviamo schermi in policarbonato e struttura in acciaio oppure in lamiera, con protezione mobile e orientabile sul car- rello longitudinale o, ancora, protezione scorrevole su manicot- ti a sfera da montarsi sulla testa del tornio. Abbiamo bracci per fresatrici di varia tipologia con microinterruttori di sicurezza, protezione a banco fisso da installarsi sulla tavola della mac- china o, anche, protezioni ribaltabili per fresatrice orizzontale. “Disponiamo - rileva ancora il CEO di Repar2 - di almeno cin- que tecnologie per ogni tipologia di macchina: cinque per il tornio, cinque per il trapano, cinque per la presa e così via. Noi facciamo un po’ come i pittori, vediamo la macchina quindi la immaginiamo finita, la sistemiamo e la adeguiamo alle leggi vigenti, che negli ultimi decenni sono cambiate: infatti le no- stre protezioni sono tutte corredate di manuale di istruzioni e dichiarazione CE”. Ogni protezione che esce da casa Repar2 è marcata con un numero impresso, che permette di sapere quando è stata rilasciata e quale è stata la sua destinazione. Solo parte della lavorazione viene esternalizzata, ossia le ope- razioni di verniciatura, carpenteria e altre lavorazioni mecca- niche per le quali si l’azienda si avvale di storici fonitori, dalla comprovata esperienza. Insomma, un know-how d’eccellenza, che ha consentito a Re- par2 di crescere e di potersi affacciare con successo anche oltre i confini nazionali. Tanto che, oggi, l’azienda ha un volume d’affari articolato in un 60% sui mercati esteri e 40% in Italia. “Siamo partiti con la Gran Bretagna, cui è seguita la Francia, appoggiandoci ad un ufficio export che faceva la mappatura delle vendite in quasi tutto il mondo - riferisce Carnovali -. Il no- stro principale partner al momento è il Canada, dove realizzia- mo sempre valori altissimi, in quanto vi sono molte macchine da adeguare, e dove abbiamo un rivenditore ad hoc. Anche una parte di Stati Uniti, poi Germania, Spagna, Olanda…”. Re- par2 partecipa inoltre alle più prestigiose esposizioni interna- zionali, potendo annoverare fra i propri clienti i maggiori brand di fama mondiale ed essendo riconosciuta quale interlocutore affidabile, dinamico e che pone sempre il cliente al centro. Un bel cammino, da quel ‘lavatoio’ all’ombra del quale, 54 anni fa, scaturì la scintilla iniziale. Una protezione per rettifica con pannelli a terra e la protezione di una stozza.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz