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67 SETTEMBRE 2024 rmo Per soddisfare la crescente domanda da parte delle Case far- maceutiche, l’azienda aveva bisogno di accelerare i tempi di produzione. Tuttavia, con i parametri di saldatura fissati dagli standard internazionali, non era possibile ottenere questo risul- tato modificando aspetti quali la velocità della testa di saldatura o la tensione di saldatura. L’azienda doveva, invece, trovare un modo per migliorare l’efficien- za complessiva del processo produttivo. Fedegari aveva dunque bisogno di un processo automatizzato in grado di passare rapida- mente alla produzione di un nuovo componente con tempi di cam- bio quasi nulli. Ciò richiedeva non solo robot con la flessibilità ne- cessaria per gestire processi diversi, ma anche un sistema di pro- grammazione offline che potesse modificare un programma pronto per il componente successivo mentre la cella di saldatura lavorava sul prodotto corrente. Tale sistema avrebbe consentito di creare una libreria di program- mi precompilati, adattabili alle esigenze di ogni nuovo componente personalizzato e da inviare alla macchina. Questa programmazio- ne rapida avrebbe permesso di disincentivare i saldatori dal creare manualmente i propri programmi di saldatura posizionando il robot in ogni punto, una pratica che ha causato ritardi. Oltre a un sistema di programmazione flessibile, Fedegari ne- cessitava anche di una cella altamente adattabile, in grado di accogliere componenti autoclavi di dimensioni diverse e di ese- guire tutte le operazioni di saldatura senza la necessità di ferma- re e spostare le autoclavi. Le autoclavi sono solitamente dotate di due porte ed è stata una sfida sviluppare una soluzione che garantisse l’esecuzione di tutti i processi di saldatura richiesti senza modifiche. Il processo di pro- duzione prevede la manipolazione di assiemi composti di lamiere piegate e parti ottenute da lavorazioni meccaniche - telai -, costi- tuenti sia della ‘camera’ sia delle porte, con l’utilizzo sia di acciaio inossidabile sia di acciaio al carbonio. Il processo utilizza tre diversi materiali di saldatura e il robot deve cambiare la torcia di saldatura fino a tre volte, a seconda del prodotto da realizzare. È necessario eseguire operazioni di saldatura sia all'interno sia all'esterno della ‘camera’. La flessibilità fornita dai robot ha permesso di ottimizzare il progetto finale della cella, coprendo l’83% delle varie dimensioni delle auto- clavi disponibili nella gamma di prodotti Fedegari. LA SOLUZIONE INDIVIDUATA Per Fedegari una caratteristica fondamentale della collaborazione con ABB è stata la sua capacità di agire come general contractor, offrendo la possibilità di trattare con un solo interlocutore. Attraverso il suo Global Solution Center italiano per la saldatura e il taglio, ABB si è assunta la responsabilità dell’intero progetto, dallo studio concettuale all’avvio della produzione, lavorando in collabo- razione con il suo partner system integrator Prse. “La soluzione tecnica di ABB è stata la migliore - ha affermato Marco Gonnella, Plant & Operations Director di Fedegari -. La competen- za nell’automazione ABB e la collaborazione con l’ufficio tecnico di Fedegari hanno rappresentato i fattori principali della nostra scelta”. ABB ha fornito una soluzione completa per la saldatura robotizzata composta da due celle di saldatura. La prima cella è costituita da un sistema ABB XYZ Gantry per la produzione di ‘camere’ dell’autoclave. È equipaggiata con un robot ABB IRB 2600, tre posizionatori flessibili ABB-Prse per la saldatura di recipienti di diverse dimensioni e un utensile di saldatura multipro- cesso completo di sensori di ricerca e tracciamento. L’altra cella è progettata per la produzione di ‘porte’ dell’autoclave ed è dotata di un sistema ABB XYZ Gantry, un robot IRB 2600, due posizionatori ABB IRBP 2000 per la saldatura di porte di diverse di- mensioni e un utensile di saldatura multi-processo. La programmazione offline è stata condotta utilizzando gli strumenti software ABB RobotStudio offline e Arc Welding Power Pack. “Le simulazioni di RobotStudio sono state lo strumento più impor- tante sia durante la fase di sviluppo del concetto, sia nell’analisi del tempo di ciclo e nei controlli di esecuzione dei componenti speciali - ha continuato Gonnella -. Inoltre, utilizzando un programma di sal- datura di produzione virtuale, il test finale della cella si riduce a una semplice ottimizzazione sulla cella reale”. CAPACITÀ PRODUTTIVA AUMENTATA La flessibilità e la velocità di programmazione delle celle hanno por- tato a un notevole incremento della produzione per Fedegari, con una riduzione del tempo di ciclo complessivo del 50%. Le celle con- sentono di montare due componenti diversi in due posizioni diverse, permettendo all’azienda di preparare un prodotto mentre il robot la- vora su un altro, guadagnando tempo ed efficienza. “Grazie alla soluzione ABB, abbiamo ottenuto un miglioramento del 35% della capacità produttiva - ha indicato Gonnella -. Le celle sono utilizzate su tre turni, con il terzo completamente non presidiato. Al momento, utilizziamo le celle fino al 60% del loro potenziale, che è molto veloce per le dimensioni per cui sono state progettate”. Ha concluso il Plant & Operations Director di Fedegari: “La parte migliore del progetto non è la saldatura, ma la collaborazione tra il sistema di saldatura e il sistema di posizionamento della macchina e la flessibilità che offre. Siamo talmente soddisfatti dei risultati che stiamo pensando di investire in un ulteriore progetto per utilizzare i robot nella produzione di autoclavi a sezione circolare”.
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