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71 APRILE 2024 rmo filoni di ricerca: tecnologia per ridurre i consumi e ridurre le emissioni, ma anche sviluppare architetture motore innovative e impiegare nuovi materiali nei processi di produzione. MOTORI LEGGERI ED EFFICIENTI La sfida della decarbonizzazione del settore entro il 2050 non può che essere affrontata in maniera sistemica e, infatti, l’azien- da ha sviluppato, da diversi anni, un inedito modello di collabo- razione che ha permesso di creare una rete tra diverse realtà accademiche, imprenditoriali e di ricerca su specifiche aree di ricerca: lo European Technology Development Clusters (E- TDCs) che coinvolge a oggi oltre 38 partner tra università, cen- tri di ricerca, PMI e affiliate europee di GE. L’obiettivo che si è posta l’azienda, comune a quello dell’intero comparto della pro- pulsione aeronautica, è di realizzare motori sempre più leggeri ed efficienti con prestazioni migliori e consumi di carburante ed emissioni di CO 2 ridotte. Sviluppare e realizzare motori con que- ste caratteristiche tecniche permetterà, inoltre, di ridurre i costi operativi, abilitando a nuovi profili di missione con un’estensio- ne del raggio e dei tempi di sorvolo. Proprio i requisiti di decar- bonizzazione dell’aviazione civile hanno determinato l’avvio di un nuovo importante e dirompente ciclo di innovazione. A dimostrazione della spinta e dell’ambizione aziendale nel raggiungere i traguardi posti dal Green Deal, vi è la parte- cipazione come founding members nel Clean Aviation Joint Undertaking (Caju), ovvero la principale partnership pubbli- co-privata europea nata per sviluppare soluzioni che portino l’aviazione verso la neutralità climatica entro il 2050. I progetti presentati dall’azienda italiana e selezionati per essere finan- ziati da Clean Aviation sono: Amber, per dimostrare l’effica- cia di un’architettura ibrido-elettrica che combina un motore turboelica, ovvero il Catalyst opportunamente modificato, con uno elettrico alimentato da celle a combustibile a idro- geno; Hydea, sempre correlato all’alimentazione a idrogeno ma orientato allo sviluppo delle tecnologie necessarie per il suo impiego come combustibile sui motori turboventola. L’al- tro programma a cui l’azienda italiana partecipa è Ofelia, pre- sentato per supportare le attività di ricerca e sviluppo delle tecnologie abilitanti per l’introduzione di un’architettura mo- tore open fan. Questa è inoltre una delle proposte incluse nel programma Rise (Revolutionary innovation for sustainable engines) lanciato nel luglio 2021 da CFM, la joint venture tra GE Aerospace e Safran, per rivoluzionare il trasporto aereo a corto-medio raggio e in cui Avio Aero avrà un ruolo rilevante. MINORI CONSUMI E AM Altro importante esempio della spinta innovativa è senza om- bra di dubbio il Catalyst, primo motore turboelica interamente progettato, sviluppato e realizzato in Europa nell’ultimo mez- zo secolo. Un motore destinato a rivoluzionare non solo il suo segmento, ma potenzialmente l’intero settore, grazie al possi- bile impiego per soluzioni ibrido-elettriche. Il Catalyst è, inoltre, il primo turboelica ad avere componenti realizzate tramite l’u- tilizzo dell’Additive Manufacturing, che assicurano minor peso e maggior efficienza al motore. Ma non solo, perché grazie al rapporto di compressione di 16:1, il migliore del settore, il Ca- talyst garantisce una diminuzione dei consumi fino al 20% e una potenza di crociera maggiore del 10% rispetto ai motori concorrenti nella stessa categoria. In diverse occasioni pubbli- che l’azienda ha ribadito la propria convinzione e disponibilità ad affrontare la sfida della decarbonizzazione agendo in manie- ra sistemica, con la convinzione che solamente mettendo allo stesso tavolo istituzioni, grandi aziende, PMI, università e cen- tri di ricerca sarà possibile raggiungere questo traguardo tanto ambizioso quanto cruciale per il futuro del Pianeta. L’infografica spiega il funzionamento del progetto Amber. Il motore turboelica Catalyst nella cella test dello stabilimento Avio Aero di Praga.

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