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69 APRILE 2024 rmo CARBURANTI ED ELETTRICITÀ Il concetto di compatibilità dovrà comprendere anche l’impiego di carburanti che assicurino un ridotto impatto sull’ambiente sia nella fase di produzione e distribuzione sia in quello di utilizzo. Si stan- no esplorando diverse soluzioni quali i Sustainable Aviation Fuel, definizione che comprende diversi prodotti di diversa origine e impatto sull’ambiente, ma si sta anche esplorando l’impiego dell’i- drogeno verde, la cui produzione è realizzata attraverso l’impiego di energia da fonti rinnovabili. Potrebbe costituire una soluzione particolarmente interessante ma permangono diverse barriere sia tecnologiche sia normative per poter prevedere un impiego su larga scala di tale carburante. Passiamo a descrivere la tecnolo- gia. Qual è il suo parere sugli aerei elettrici? E quelli a idrogeno? “Lo sviluppo tecnologico in atto - continua Protti -, sta esploran- do diverse soluzioni che potrebbero cambiare i velivoli come og- gi li conosciamo. Si tratta sia per l’elettrificazione sia per l’impiego dell’idrogeno di evoluzioni ‘disruptive’ che devono essere gestite secondo processi in grado di garantire le prestazioni e la sicurez- za dei futuri prodotti”. E prosegue: “Oggi entrambe le prospettive risultano promettenti, sebbene con ambiti di applicazione diversi, le dimostrazioni in atto sono passaggi fondamentali per verifica- re la maturità di alcune tecnologie abilitanti, aprendo a successivi utilizzi di tali tecnologie nella realizzazione delle future generazioni di velivoli nella seconda parte del prossimo decennio. Vi sono an- cora sfide importanti che devono essere affrontate per completare tale percorso. Oggi le batterie sono senza dubbio più mature ma con prestazioni insufficienti per garantire una durata adeguata per la mobilità aerea, d’altra parte l’idrogeno rappresenta una sfida che non è limitata al suo impiego sul velivolo, ma alla sua gestione nel ciclo di vita, dalla produzione al trasporto. In entrambi i settori vi sono ricerche che promettono importanti novità nei prossimi an- ni. Leonardo è impegnato in tale settore con ricerche realizzate sia in ambito nazionale sia in collaborazioni con partner internazionali, per esempio all’interno del programma Clean Aviation”. COME CAMBIA LA PROGETTAZIONE I processi di progettazione dei velivoli sono cambiati profonda- mente negli ultimi decenni e stanno ancora evolvendo molto ra- pidamente; l’utilizzo massivo della digitalizzazione, abilitata dalla disponibilità di calcolatori ad alte prestazioni per la modellazione e simulazione e da algoritmi di Intelligenza Artificiale per l’elabora- zione dei dati promette di virtualizzare diverse fasi dello sviluppo dei prodotti, aumentando l’efficienza e consentendo la riduzione dei tempi di sviluppo. “Questi cambiamenti - afferma Protti - non saranno limitati alla fase di progettazione, ma saranno pervasivi sull’intera catena del valore, nella produzione, creando gemelli digi- tali delle fabbriche che ne permetteranno una migliore gestione con aumento della qualità e riduzione dell’impatto ambientale, e nella fase di supporto al prodotto in servizio, con miglioramenti della af- fidabilità del prodotto e riduzione dei tempi e costi dell’addestra- mento del personale sia piloti sia manutentori”. Questa evoluzione richiederà un percorso di formazione che permetta agli specialisti coinvolti nelle diverse fasi del ciclo di vita del velivolo di valorizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In questo percorso è fondamentale la collaborazione con gli istituti di formazione (ITS e Università) per mettere a punto soluzioni formative specifiche che garantiscano un’accelerazione dell’evoluzione del portafoglio di competenze della forza lavoro durante l’intera vita lavorativa. C-27J Spartan utilizzato da Leonardo come ‘test bed’ per le sperimentazioni nell’ambito del programma Clean Sky 2. (Credit Alessandro Maggia) Il concetto di compatibilità dovrà comprendere anche l’impiego di carburanti che assicurino un ridotto impatto sull’ambiente.

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