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60 rmo APRILE 2024 FOCUS AEROSPACE Dall’impennata di nuovi progetti nel settore aeronautico alle soluzioni per l’industria dei satelliti nel mondo Space, fino ai nuovi modelli in via di sviluppo per il comparto dei droni, la gamma di macchine Jobs offre soluzioni ad hoc per ogni tipo di lavorazione nell’industria aerospace. Ne parliamo con Marco Colombi, direttore commerciale di Jobs MARCO ZAMBELLI LAVORAZIONI PER LO SPAZIO L’industria aeronautica è il principale settore applicativo per Jobs, rappresentando in un anno medio il 60% del fatturato di tutti i mar- chi delle fresatrici prodotte a Piacenza, ossia Jobs, Rambaudi e Sachman. La percentuale sale ulteriormente se si considera so- lo il brand Jobs, in un comparto che da settembre scorso, per quanto concerne l’aeronautica civile, ha ripreso a crescere con il rilancio di investimenti e nuovi progetti da parte dei grandi co- struttori OEM, Airbus in primis e ora anche Boeing. Una ripresa attesa giunta con un’impennata delle richieste dei capitolati e or- dini che cominceranno a dare frutti in questo 2024, dopo il forte rallentamento dovuto al Covid che ha toccato più di ogni altro pro- prio il comparto dell’aeronautica civile. Per Jobs anche nel perio- do Covid erano invece rimasti importanti gli investimenti nei settori difesa e aerospazio, inteso come razzi e satelliti. Il costruttore di macchine utensili prevede quindi che il trend di ripresa negli in- vestimenti dei grandi OEM andrà poi a estendersi quest’anno an- che ai loro primi fornitori, i Tier 1, coinvolgendo a cascata anche i subfornitori di questi, che dovrebbero poi attivarsi nel 2025. SOSTENIBILITÀ E TRACCIABILITÀ A spingere gli investimenti nel comparto aeronautico civile sono in particolare le richieste sempre più importanti in tema di so- stenibilità, come spiega Marco Colombi, direttore commerciale di Jobs: “È interessante come i nuovi investimenti siano volti a rispondere alla crescita di domanda del traffico aereo, ma an- che a sostituire le flotte esistenti con velivoli di nuova generazio- ne, più efficienti e più ‘green’. I dettami di grandi gruppi come Airbus su efficienza energetica e sostenibilità ambientale, che saranno poi anche al centro dei nuovi incentivi 5.0 in Italia, val- gono anche per i mezzi utilizzati nella produzione di nuovi aerei. Questo porta le aziende nel settore a chiedere macchinari che siano non solo performanti, tagliando quindi in maniera rapida e precisa e facendo durare l’utensile più a lungo, ma che rispetto a mezzi di una generazione precedente offrano benefici anche in termini di minori consumi di energia. Le aziende chiedono di avere anche preventivamente un’analisi del consumo energeti- co che la macchina avrà, e questo diventa un importante cri-

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