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85 MARZO 2024 rmo riprogrammati quando le esigenze aziendali cambiano. Il cobot consente loro anche di sfruttare appieno le attrezza- ture esistenti, mentre un robot tradizionale avrebbe richiesto una macchina CNC dedicata e avrebbe potuto eseguire la lavorazione solo di determinate parti. Charlie Lenn, diretto- re generale della WST Fab, afferma: “Dal punto di vista dei costi, investire 550.000 dollari in un robot industriale posizio- nato in modo fisso è molto meno conveniente rispetto a inve- stirne circa un terzo per un cobot estremamente resistente, che possiamo poi spostare altrove se necessario. Questo approccio flessibile ci sembra molto più sicuro e redditizio”. Timm Abel, direttore operativo della WST Fab, aggiunge: “Possiamo posizionare un cobot, impostare un’attività e poi rimuovere tutto per automatizzarne un’altra, e abbiamo la stessa macchina che avevamo prima di iniziare. E questo in poche ore, non in giorni. Ecco come cresceremo nella roboti- ca: grazie alla versatilità”. Il team di WST Fab ha lavorato a stretto contatto con PCC Ro- botics per pianificare l’intero sistema di asservimento mac- chine. Questo comprendeva il cobot UR10e, l’accessorio da integrarsi al polso, la base del sistema, la struttura per la di- sposizione dei materiali grezzi e delle parti finite, nonché l’in- tegrazione completa con la macchina CNC. La progettazione dell’applicazione da parte di PCC Robotics ha permesso a WST Fab di adattare facilmente il sistema a nuovi componen- ti e processi quando la domanda dei clienti è cambiata. Tyler Schuh, ingegnere di produzione della WST Fab, afferma: “Approcciare per la prima volta il pannello di controllo dei cobot UR, se non ne sai nulla, può essere un po’ spaven- toso. Ma poi inizi a sperimentare ed è così facile imparare. Ho addestrato altre due persone a fare configurazioni di ba- se e posso garantire che sono già in grado di creare nuovi semplici programmi. È incredibilmente facile da usare”. Dan Carney, direttore generale di PCC Robotics, afferma: “Vedere quello che Tyler ha fatto, non solo durante quella prima setti- mana, in cui comunque è riuscito a impostare i primi semplici programmi, ma soprattutto nei mesi successivi in cui è stato in grado di eseguire geometrie via via più complesse, inte- grare diverse attrezzature di lavoro e organi di presa, proget- tare al volo una soluzione di posizionamento completamente nuova, è stato sorprendente. Questo è il modo in cui l’inte- grazione robotica dovrebbe avvenire ogni volta”. SALDATURA COLLABORATIVA NEL NAVALE 65 giorni: questo era il ritardo peggiore nei tempi di conse- gna registrato da DeAngelo Marine. Con sede nel cuore del- la ‘capitale mondiale dello yachting’ a Fort Lauderdale DeAn- gelo è sinonimo di saldature di qualità aeronautica su parti di scarico per motori marini. Ma la domanda di mercato supera- va le capacità produttive dell’azienda. Il CEO, Justin Montes, non è riuscito a trovare nuovi saldatori e si è trovato di fronte al suo peggior incubo: deludere i migliori costruttori di bar- che, architetti navali e aziende motoristiche al mondo con- segnando troppo tardi i componenti che avevano ordinato. Montes aveva sentito parlare dei cobot e ha iniziato a inviare componenti a sette delle grandi aziende di saldatura robo- tica del Paese, per verificare se erano in grado di effettuare una dimostrazione di saldatura. I risultati sono stati deludenti. “Tutti avevano difficoltà a eguagliare la nostra qualità. Quan- do ho contattato Universal Robots (UR), ero già impegnato da tre mesi su questa ricerca e avevo quasi rinunciato”, dice il CEO. UR ha indirizzato Montes al partner di saldatura Hire- botics, un’azienda che ha incorporato i robot collaborativi di UR nel Cobot Welder: una soluzione completa che include il braccio cobot UR10e equipaggiato con una torcia da sal- datura, l’app Beacon per la programmazione, una fonte di alimentazione per la torcia e un versatile banco per eseguire WST Fab ha implementato cobot Universal Robots per l’asservimento delle macchine.

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