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75 MARZO 2024 rmo Una tecnologia che le aziende potrebbero considerare in primis è la robotica collaborativa. I cobot non richiedono un investimento elevato e spesso offrono un ROI rapido, il che rende questa tecno- logia più interessante dei tradizionali robot industriali se rivolta alle giuste applicazioni. I cobot possono essere impiegati in un’ampia gamma di applicazioni. Sono facili da implementare per diverse attività e la progettazione e l’implementazione dell’applicazione possono essere eseguite rapidamente. Le principali applicazioni includono movimentazione di materiali e prodotti, assemblaggio e disassemblaggio, saldatura, erogazione e altro ancora. QUALCHE PICCOLO SPUNTO DI RIFLESSIONE È più facile valutare un investimento esaminando i costi per pro- dotto. Ad esempio, il prezzo di acquisto di un’applicazione di co- bot è di 100.000 euro e il calcolo viene effettuato in un periodo di tre anni. Durante questo periodo di tempo, vengono realizzati 8.640.000 prodotti che corrispondono a un ciclo di tempo di cin- que secondi per prodotto, se la produzione fosse attiva per 20 ore al giorno e 200 giorni all’anno. In questo caso particolare, l’inve- stimento per prodotto è pari all’1%; e l’investimento in un cobot è pertanto molto più accessibile di quanto molti possano pensare. Il costo totale dell’investimento è solitamente pari allo stipendio annuo medio di un dipendente addetto alla produzione. In base a questo calcolo, l’investimento può ripagarsi da solo in appena un anno o ancora più velocemente. Specialmente le PMI sono spesso riluttanti ad acquistare un co- bot perché sono preoccupate del budget, del flusso di cassa, del Capex o delle lunghe approvazioni dei progetti. In questo caso, il leasing può rappresentare una buona alternativa, in quanto i flussi di cassa o le fluttuazioni stagionali non rappre- sentano un problema. Il leasing offre una maggiore flessibilità, consentendo alle aziende più piccole di sfruttare i vantaggi dell’automazione tramite i cobot. Il leasing rientra inoltre nelle spese di gestione (Opex), che hanno cadenza mensile e con- sentono di monitorare e pianificare al meglio gli investimenti. Se il contratto di leasing include anche la manutenzione e l’as- sistenza, mantenere la flotta di cobot aggiornata e funzionante senza costi aggiuntivi è più facile e trasparente. Inoltre, il cobot è sempre disponibile, il che elimina i tempi di inattività. L’auto- mazione costa di più in caso di guasto, ed è per questo che la continuità è fondamentale. In ambito di offerte di leasing, è importante che le opzioni di finanziamento possano essere personalizzate, dal momento che le aziende sono tutte diverse tra loro. Inoltre, i tassi do- vrebbero poter essere adattati per mitigare eventuali colli di bottiglia nei flussi di cassa e dovrebbe esserci la possibilità di collaborare con un fornitore di servizi finanziari o anche con la banca dell’azienda per una maggiore flessibilità. Deve essere considerato ogni singolo aspetto della soluzio- ne. Un robot necessita di strumenti, periferiche, basi e altro ancora. Pertanto, il system integrator e il produttore del co- bot dovrebbero offrire una soluzione completa che può anche essere finanziata in maniera olistica. Le soluzioni patchwork, invece, non sono molto efficaci. Molte PMI si chiedono come finanziare un nuovo investimen- to. Il calcolatore del ROI di Omron mostra due opzioni: l’op- zione tradizionale Capex con pagamento completo all’inizio e un’opzione Opex con leasing, in cui i pagamenti sono suddivi- si da tre a cinque anni. Chiara Rovetta è Field Communication Coordinator di Omron. Tre esempi di applicazioni di robot collaborativi Omron.

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