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60 rmo MARZO 2024 quindi, una volta scritto e perfezionato il programma da parte dell’integratore, sarà sempre il medesimo programma ad esse- re utilizzato”, spiega ancora Martoglio. PRODUTTIVITÀ AI MASSIMI LIVELLI Ci troviamo infatti davanti ad un’applicazione in cui la produzio- ne in serie è spinta ai massimi livelli, con tempi ciclo strettissimi e margini di tolleranza ferrei. I due requisiti di base erano infatti che la linea fosse in grado di produrre una coppia di tubi finita ogni 20 s e che fosse in grado di lavorare su tre turni per sette giorni a settimana, per poter produrre un numero molto alto di pezzi all’anno. Qualsiasi incremento, anche minimo, del tempo ciclo medio, comporta quindi variazioni notevoli di output an- nuo. Per questo, l’attività di curvatura dei tubi - la più delica- ta ed onerosa in termini di tempo - viene realizzata tramite tre macchine gemelle, tutte dotate dei programmi necessari alla gestione sia dei tubi lunghi sia di quelli corti. È il PLC master che decide come instradare i singoli pezzi e quali lavorazioni avviare per ciascuna postazione, così da evitare rallentamenti. Va da sé che in questa situazione, la scelta di un modello di robot antropomorfo fosse l’unica opzione veramente effi- cace. “Oggi capita molto spesso che i clienti ci chiedano di utilizzare dei cobot, sia perché è un tema molto caldo e di moda, sia per rientrare nei parametri utili a poter usufruire delle agevolazioni concesse dallo Stato. Il cobot è una gran- de invenzione ma è gioco forza molto più lento. Sicuramen- te in applicazioni di questo genere, dove i tempi ciclo sono molto stretti e sono necessarie manipolazioni con tanti gradi di libertà, l’antropomorfo tradizionale è ancora la soluzione ideale”, spiega Martoglio. Per rispettare i requisiti, i robot dovranno lavorare ad una ve- locità media pari a circa l’80% di quella nominale, ovviamen- te senza intaccare la precisione delle lavorazioni. La tolle- ranza di curvatura tra l’inizio e la fine dei pezzi è entro pochi decimi di mm e le macchine sono state quindi create per es- sere estremamente precise, ma qualsiasi discrepanza nella loro alimentazione potrebbe provocare un superamento della soglia limite. I robot della serie Motoman GP danno ottime garanzie in proposito, grazie ad una ripetibilità di ±0.01 mm secondo ISO 9283. “Abbiamo una lunga esperienza con i ro- bot Yaskawa ed abbiamo potuto sperimentare che la ripetibi- lità dichiarata dal produttore è sempre stata molto affidabile”, conclude Martoglio in proposito. A pieno regime la nuova linea sarà un esempio di produzio- ne in serie di grandi lotti di pezzi, estremamente veloce, pre- cisa e affidabile. Per rendere possibile la gestione dell’intera linea da parte di due soli operatori, tutta la movimentazione tra le diverse stazioni avviene tramite robot Motoman Yaskawa. FOCUS ROBOTICA

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