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35 MARZO 2024 rmo L’azienda, che dall’ingresso della seconda generazione è ar- rivata a impiegare 33 persone, oggi vende circa il 40% del proprio fatturato in America e Canada, mentre l’Italia ne ge- nera ca. il 30%, ed è presente con rivenditori in 30 Paesi con 3 punti di assistenza e riparazione (America, Cina e India) Molto rilevante è il mercato in Malesia, legato in particolare al settore aeronautico, così come è importante la Cina e l’India, sebbene non con gli stessi fatturati generati dai volumi delle commesse delle grandi aziende americane. Energia, automo- tive e ferroviario sono quindi altri comparti applicativi chiave per le teste angolari Alberti. INGRESSO NEL SETTORE AEROSPACE Tra le soluzioni speciali più ricercate, quelle del settore aero- space sono sicuramente tra le più richieste e sono diventate nel corso degli anni il fiore all’occhiello dell’intera gamma di prodot- ti Alberti. Dal 2009, dopo la grossa crisi del settore, le grandi imprese americane in primis, ma anche francesi, indiane e ma- lesiane poi, hanno richiesto grandi quantità di accessori per la fornitura di importanti commesse. L’azienda Alberti ha saputo cogliere l’opportunità grazie alla realizzazione di applicazioni speciali studiate ad hoc che si sono rilevate vincenti per velo- cizzare dei processi produttivi come, per esempio, la realizza- zione dei fori pilot sulle ali, oppure per eseguire forature molto vicine alle pareti e al fondo. Oggi l’azienda Alberti offre una varietà di prodotti dedicati al settore aerospace e vanta le referenze di aziende leader che in- cludono nomi come Boeing, Bombardier, Embraer, Pratt & Whit- ney, Rolls Royce e Kawasaki Aerospace. INVESTIMENTI IN AUTOMAZIONE Nell’ultimo decennio l’azienda ha raddoppiato la sua dimensio- ne. Ma questo non basta. La Alberti Umberto oggi guarda al futuro continuando a investire in innovazione dei prodotti e delle linee produttive. Per tenere il passo con l’evoluzione delle moderne macchine, che oggi prevedono tutte il passaggio di refrigerante ad alta pressione attraverso il mandrino, tutte le linee di prodotto so- no ad esempio state riprogettate per supportare 100 bar. Tra il 2022 e il 2023 è poi stato fatto un importante investimento da 1 milione di euro in una nuova isola robotizzata, che consente di effettuare molteplici lavorazioni lavorazioni in minor tempo e in modalità non presidiata. “Oggi il problema più grande con cui ci scontriamo è la mancanza di manodopera qualificata da inserire in officina - conclude il fondatore -. Attualmente siamo appunto alla ricerca di personale aggiuntivo per incrementare la programmazione CAM della nuova isola robotizzata, ma ab- biamo grandissime difficoltà a reperire le figure necessarie”. In prospettiva, per i prossimi anni, l’azienda ha quindi in progetto di ampliare gli investimenti in questa direzione, aggiungendo altre isole robotizzate simili a quella già implementata, con l’o- biettivo per i prossimi 2-3 anni di incrementare ulteriormente la produzione dello standard in modalità non presidiata. L’officina dell’azienda, l’isola robotizzata installata e un esempio di teste in lavorazione.
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