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29 MARZO 2024 rmo filiale del costruttore tedesco di macchine equilibratrici, spin test e strumenti portatili che ha sede a Giussano (in provin- cia di Monza e Brianza). D’Alessandro illustra le potenzialità di questo software, presentato per la prima volta ufficialmente nel nostro Paese alla fiera ‘Fornitore Offresi’ di Erba nel feb- braio scorso e lanciato in precedenza alla EMO di Hannover e a IMTS di Chicago. INTERFACCIA PER MACCHINE EQUILIBRATRICI Con Schenck ONE si apre ‘un’era completamente nuova’. “Si tratta di un’interfaccia uomo-macchina, in gergo HMI, pro- gettata per macchine equilibratrici, la cui peculiarità risiede nell’intelligibilità che il software offre all’operatore - spiega Francesco D’Alessandro -. Sappiamo che per processare e misurare qualsiasi pezzo meccanico bisogna creare un ‘part program’, un programma pezzo come si fa con una macchi- na utensile CNC: cosa che, con i sistemi tradizionali, non solo richiede tempo ma, nell’eventualità in cui l’operatore commet- tesse errori, potrebbe compromettere il pezzo stesso o com- portare una misurazione errata”. La fase preparatoria è cruciale ai fini dell’accuratezza e pre- cisione del processo; il progetto Schenck ONE è nato da quest’input e da una idea del team capitanato dal presidente Schenck, Jörg Brunke (“persona che ha un approccio multi- culturale e una grande apertura mentale”, indica il CEO della filiale italiana), ancor più visionaria in quanto calata nell’inedita pratica di una fusione di competenze tra due universi gene- ralmente distanti. “Sono stati assunti dei giovani molto smart, esperti di tecnologie digitali e affiancati a tecnici senior pro- venienti dal comparto dell’equilibratura”, continua D’Alessan- dro. Un dialogo tra chi con estrema facilità sa ‘smanettare’ e premere pulsanti anche sui dispositivi portatili e chi, invece, ogni giorno si nutre di lavorazioni, misurazioni, assemblaggi di utensili e pezzi meccanici. “Un approccio incredibile, anche per tutto l’aspetto esecutivo che c’è dietro e per l’avere messo insieme un team di culture, per certi versi, diametralmente opposte”, commenta D’Alessan- dro che confessa di essersi lasciato conquistare dalle perfor- mance dell’interfaccia user-friendly dedicata alle aziende che hanno bisogno di semplificare le fasi preparatorie della macchi- na e ridurre i potenziali errori. Un beneficio concreto che si rive- la molto utile anche per le piccole officine che realizzano lotti di componenti molto diversi tra loro, passando frequentemente da un rotore a un albero a una puleggia. SEMPLICE FA RIMA CON INTELLEGIBILE Come funziona Schenck ONE? “Abbiamo un processo automa- tico del tutto semplificato perché ci sono richiami visivi - rispon- de il CEO di Schenck Italia - icone realistiche e dinamiche e non tabelle con lettere e numeri asettici, che comunicano in maniera chiara all’operatore cosa sta impostando in quel momento. Per ogni operazione avviata, il software simula virtualmente l’anda- mento nonché la realtà del pezzo in scala nella sua movimen- tazione, fornendo una preview accurata di quel che succede, per cui se l’operatore dovesse commettere un errore macro- scopico, il sistema lo intercetterebbe subito”. Una guida utente accompagna passo passo nel percorso di analisi e nell’ottimiz- zazione del bilanciamento rotore, permettendo di aumentare l’efficienza complessiva ed il livello di qualità sia per quanto ri- guarda i tempi di inattività della macchina sia per la possibilità di azzerare sbagli e imprecisioni. L’intelligibilità, inoltre, aiuta a ridurre significativamente i tempi per il training necessario agli operatori, alleggerendo così an- che le grandi aziende di un problema legato al turnover dei la- Schenck ONE è un’interfaccia uomo-macchina progettata per macchine equilibratrici. Francesco D’Alessandro, CEO di Schenck Italia.
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