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49 GENNAIO/FEBBRAIO 2024 rmo sario che le superfici delle aree articolari, che si muovono l’una contro l’altra, siano molto lisce e levigate. Ad esempio, tra femore e tibia o tra testa del femore e rivestimento del cotile acetabolare. Assenza di spigoli vivi - Tutti i bordi devono essere arrotondati: i bordi taglienti devono essere eliminati per evitare la rottura dei vasi sanguigni e la formazione di coaguli di sangue durante l’in- serimento e il processo di guarigione. Elevata osteointegrazione nelle aree superficiali che vengono impiantate nell’osso - È necessaria una superficie strutturata e ruvida per consentire al tessuto osseo di attaccarsi all’impianto. Tolleranze dimensionali ridotte - I componenti dell’impianto de- vono essere molto precisi per non compromettere l’adattamen- to e la funzione dell’articolazione. PROCESSI DI FINITURA COMUNI La finitura di massa è un sistema di trattamento delle superfici che utilizza la pressione tra i media e i pezzi, combinata con il costante ‘sfregamento’ dei media contro i pezzi. Ciò genera una modifica sulla superficie accurata, fino ad arrivare a Ra = 0,8 micropollici (0,02 μm). Per il comfort dei pazienti e l’efficacia dei componen- ti, gli impianti ortopedici devono essere rifiniti secondo specifiche precise. I processi di finitura di massa più comuni includono: sbavatura dei bordi per lisciare le superfici dopo la nastratura o CNC; lucidatura e la sbavatura dei bordi di steli d’anca, femorali di ginocchio e altri impianti dopo la forgiatura o la fusione; levigatura delle superfici in preparazione ai successivi processi di lucidatura o sabbiatura; pulizia della superficie, compresa la lucidatura finale di femorali di ginocchio, teste femorali e interno delle coppe acetabolari a Ra = 0,8 micropollici (= 0,02 μm) come ultima fase di finitura prima dell’impianto. MACCHINE PER LA FINITURA DI MASSA Considerando la loro funzione critica nell’organismo, gli impianti ortopedici devono avere una finitura superficiale perfetta e priva di difetti. Anche la più piccola scalfittura o ammaccatura su un com- ponente lo renderà inadatto all’uso. Per questo motivo, durante le varie operazioni di finitura, i pezzi non devono cadere l’uno sull’altro o urtarsi. Al contrario, gli impianti devono essere saldamente fissati ai portapezzi per evitare qualsia- si contatto tra loro durante l’intero processo. È possibile utilizzare diverse macchine per la finitura di massa, ognuna con i propri vantaggi e aree di competenza. DRAG FINISHER Utilizzata specialmente per la finitura di impianti per la ricostruzio- ne di ginocchia, anche e altre articolazioni, la Drag Finisher è ide- ale per il trattamento di pezzi di alto valore, delicati e con forme complesse. Fissati singolarmente a speciali portapezzi, i pezzi so- no montati su stazioni di lavoro rotanti/mandrini e ‘trascinati’ in una vasca di lavorazione stazionaria riempita di media. Questo con- sente un’operazione di finitura altamente precisa e mirata. Rispetto ai vibratori circolari convenzionali, le drag finisher sono fino a 30 volte più produttive. SURF FINISHER La Surf Finisher permette una lavorazione in cui i pezzi non si toc- cano durante l’operazione di finitura. I pezzi in lavorazione sono fis- sati singolarmente ai mandrini. Durante il processo di finitura sono immersi in una vasca di lavorazione rotante riempita di media. La rotazione della vasca con una velocità fino a 170 giri/min si traduce in un processo estremamente intensivo. Indipendentemente dal settore o dal componente specifico, Rösler studia il processo ottimale per sviluppare una soluzione e fornire una finitura superficiale di precisione e miglioramenti del processo. Il lavoro nell’industria medica di Rösler e con gli impianti ortopedici non fa eccezione. Una macchina di Surf Finisher di Rösler. Nela pagina accanto, la lavorazione di una protesi femorale su Drag Finish. Una protesi di ginocchio, femore e tibia. Una protesi femorale.

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