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IN BREVE 44 rmo GENNAIO/FEBBRAIO 2024 Acciai, metalli, rottami e ferramenta: fra riduzione del fattura- to, instabilità e scarsità di domanda, si è chiuso un 2023 ca- ratterizzato da importanti sfide per i settori rappresentati da Assofermet. Oltre ai fattori strettamente relativi ad andamenti di mercato, come la riduzione di marginalità, negli ultimi dodi- ci mesi fenomeni globali e scelte di natura macroeconomica hanno influenzato l’intero sistema italiano e internazionale. Per il 2024 ci si aspetta un miglioramento in termini di fatturato e di risultati economici. La riduzione dei prezzi è stata la tendenza principale del 2023 per chi si occupa di commercio e distribuzione di acciaio. Varie tendenze aiutano a capire l’andamento di mercato: da un lato la diminuzione dei consumi nei mercati a valle, che ha favorito il calo dei prezzi; dall’altro i divieti di importazione sul mercato russo e l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE hanno contribuito a generare un eccesso di offer- ta nell’intera Unione Europea. È proprio il contesto politico- economico generale, che si prospetta in progressivo miglio- ramento, ad alimentare le previsioni ottimistiche per il 2024. Il miglioramento delle condizioni economiche globali e la fine della politica dell’aumento dei tassi di interesse sono solo al- cuni degli elementi che spingono a formulare ipotesi positive per l’evoluzione del mercato. Discorso leggermente diverso per l’acciaio inox, su cui è più difficile essere ottimisti. MERCATO A MONTE DELLA FILIERA Tendenze simili si sono riscontrate nel mercato a monte della fi- liera, quello dei rottami ferrosi: instabilità, riduzione dei volumi e scarsità di domanda a valle hanno caratterizzato un 2023 non particolarmente brillante. Va considerata l’importante crisi dell’in- dustria manifatturiera in Germania, uno dei principali mercati di sbocco per le aziende italiane. Anche le restrizioni alla circola- zione determinate dalla visione strategica e dalle politiche am- bientali dell’Unione Europea sono state determinanti. Per l’inizio del 2024 si prospettano evoluzioni non particolarmente brillanti, in linea con quanto visto negli ultimi mesi. Passando al comparto dei metalli non ferrosi, anche in questo ca- so il 2023 è stato un anno difficile. Per molte aziende che si oc- cupano di commercio di alluminio gli ultimi dodici mesi sono stati un periodo estremamente sfidante. Sul fronte dei volumi vanno segnalate le forti riduzioni rispetto al 2022 e al 2021: un vero e pro- prio ritorno alla normalità pre-pandemica, con valori molto simili a quanto si era assistito nel 2019. Il 2023 era iniziato con un impor- tante aumento di stoccaggio a valori di carico elevatissimi e prezzi di vendita in caduta per via della brusca frenata di alluminio. La discesa è poi proseguita per tutto il 2023, determinando perdite significative. Le prospettive del 2024 sono di una domanda piutto- sto debole, in linea con quanto registrato negli ultimi mesi: al mo- mento i segnali che arrivano dagli utenti non sono incoraggianti. Il 2023 è stato caratterizzato dalla riduzione di marginalità per le aziende che si occupano di commercio di acciai, metalli e rottami. Il 2024 continuerà a essere fortemente condizionato dai fenomeni politici ed economici globali. I dati Assofermet CAUTO OTTIMISMO PER ACCIAI E METALLI

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