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74 rmo novembre/dicembre 2023 Le domande di brevetto sulla stampa 3D sono cresciute otto volte più velocemente della media di tutte le tecnologie nell’ultimo decennio. A rivelarlo è il report presentato nel settembre scorso dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) di Luca Rossi Stampa 3D, crescono le domande di brevetti Un rapporto pubblicato nel settembre scorso dall’Ufficio Eu- ropeo dei Brevetti (EPO) mostra come l’innovazione nella produzione additiva, e in particolare nella stampa 3D, abbia registrato un’impennata negli ultimi dieci anni. Lo studio dal titolo ‘Innovation Trends in Additive Manufacturing’ rileva che tra il 2013 e il 2020 le famiglie di brevetti internazionali nelle tecnologie di stampa 3D sono cresciute a un tasso medio annuo del 26,3%; quasi otto volte più veloce rispetto a tutti i campi tecnologici messi insieme nello stesso periodo (3,3%). Anche il mercato della stampa 3D è diventato più diversifi- cato. Mentre in precedenza i principali attori erano aziende di ingegneria affermate, ora stanno emergendo anche molte start-up e aziende specializzate nella produzione additiva. In totale, dal 2001 sono state depositate in tutto il mondo più di 50.000 famiglie di brevetti internazionali (IPF) per le tecnolo- gie di stampa 3D. Un IPF rappresenta un’invenzione significa- tiva per la quale sono state depositate domande di brevetto per due o più paesi in tutto il mondo. Aziende statunitensi, europee e giapponesi in prima linea. L’Europa e gli Stati Uniti sono in testa alla corsa globale per l’innovazione della stampa 3D. Gli Stati Uniti occupano il primo posto, con il 39,8% di tutti gli IPF relativi alla produ- zione additiva tra il 2001 e il 2020. L’Europa (39 Stati membri FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING

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