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69 rmo novembre/dicembre 2023 crescente richiesta di componenti in rame puro. Questo ha fatto sì che Prima Additive abbia lavorato alla ricerca della soluzione più performante per la lavorazione di questo mate- riale, che presenta la caratteristica di essere altamente riflet- tente. La scelta è ricaduta sul laser verde (lunghezza d’onda di 532 nm), che grazie alla sua lunghezza d’onda corta consente di lavorare con maggiore qualità e ripetibilità i materiali al- tamente riflettenti. Il laser verde è ora disponibile su tutte le taglie di macchine di Prima Additive, sia in configurazione a laser singolo, che dual che quad laser. Dal punto di vista della tecnologia Direct Energy Deposition, invece, l’azienda ha lavorato a una configurazione a spot sottile che consente di realizzare componenti di grandi dimensioni quali nozzle di lanciatori satellitari già pronti per essere utilizzati, grazie alla possibilità di creare canali sottili con pareti di 1 mm e con una qualità superficiale paragonabile a quella raggiungibile con la tecnologia powder bed fusion. Questione di sostenibilità. Per quanto riguarda la soste- nibilità, Prima Additive è da sempre attiva per supportare le aziende a rendere più green i loro processi, grazie alla possi- bilità offerta dalla tecnologia direct energy deposition di ripa- rare o rivestire componenti in metallo ad alto valore aggiunto. Inoltre, negli ultimi due anni, Prima Additive ha allargato lo spettro delle applicazioni disponibili all’interno del suo port- folio, dedicandosi a processi laser avanzati al di fuori dello spettro dell’additive manufacturing. Tra questi processi c’è la tempra laser, un processo che si rivela particolarmente soste- nibile poiché consente di indurire un componente soltanto in una determinata area. Agendo in maniera localizzata, questo processo consente di utilizzare meno energia rispetto a un processo di tempra tradizionale. Mobilità elettriche a molto altro. Dal punto di vista del futuro della mobilità, invece, Prima Additive agisce su due fronti. Il primo è quello relativo alla mobilità elettrica, dove l’azienda è presente con la saldatura remota, un altro pro- cesso laser al di fuori dell’additive manufacturing, ma molto utilizzato per la saldatura dei pacchi batterie. Anche in questo caso, la necessità di lavorare con materiali altamente riflet- tenti come il rame ha spinto Prima Additive a indagare su sor- genti laser alternative a lunghezza d’onda corta. Per questo processo, come più in generale per i processi di Direct Energy Deposition, la scelta è ricaduta sul laser blu. Laser blu prota- gonista a inizio novembre, quando Prima Additive ha esposto alla fiera Formnext di Francoforte una cella robotizzata Ianus dotata proprio di questa sorgente. Il secondo aspetto legato alla mobilità del futuro è quello dei veicoli a combustione, che continueranno comunque a occupare le strade fino al- Cella laser multi-processo Ianus, per processi additive DED con polvere o filo, saldatura laser o tempra laser. Anche disponibile con laser blu. Sotto, stampa nozzle di grandi dimensioni per lanciatore satellitare con tecnologia DED.

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