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31 rmo novembre/dicembre 2023 burster Italia opera nel mercato degli strumenti di misura, sensori e sistemi per grandezze elettriche, termiche e mec- caniche. Fondata nel 1993, l’azienda con sede a Curno, nella Bergamasca, festeggia quest’anno il trentennale dalla fondazione: un anniversario importante, che corona un cammino non privo di difficoltà agli esordi, ma costel- lato da tanti successi che l’hanno portata a raggiungere traguardi di tutto rispetto e ad affermarsi come protago- nista globale nei settori di riferimento. Ne è orgoglioso il patron e fondatore, Alberto Acquati, un passato come tecnico elettronico ed un sogno coltivato nel cassetto che attendeva l’occasione giusta per essere realizzato: creare una nuova realtà commerciale che, facendo leva su com- petenze, tecnologia e con la lungimiranza che l’ha sempre contraddistinto, potesse avere terreno fertile anche in uno scenario di crisi come quello dei primi anni 90. Acquati è un imprenditore che sa fondere, in un’unica anima, la praticità del business con l’amore per la bellezza. Prova tangibile ne è la splendida sede della sua azienda: non un capannone ‘qualsiasi’, ma una vera e propria dimora d’e- poca nel centro storico di Curno, riadattata per le esigenze aziendali e che è ancora al centro di un progetto di ristrut- turazione nel quale sono contemplati nuovi ampliamenti funzionali alle trasformazioni produttive. Una storia di visione e passione. L’azienda nasce come ‘costola’ della tedesca burster, sita nella regione del Ba- den-Württemberg. Una realtà solida e una garanzia di affi- dabilità, la cui attività è da più di mezzo secolo improntata agli standard di precisione, qualità e versatilità e che, oggi, con i suoi stabilimenti di oltre 5.700 m 2 e almeno 7.500 clienti in Germania e in tutto il mondo, è uno dei princi- pali player nell’ambito di strumenti di precisione, sensori e sistemi per l’elaborazione dei segnali e il monitoraggio dei processi. L’incontro con il produttore germanico, dove tuttora è al- locata la sede di ricerca & sviluppo e produzione (con tutte le garanzie di controllo e qualità che questo comporta), av- viene come spesso accade un po’ per caso. Siamo nel 1992, la crisi economico-finanziaria morde e molte aziende sono costrette a dichiarare fallimento. Allora Acquati lavorava come direttore commerciale per un’azienda milanese che annoverava proprio burster tra le aziende rappresentate. “Devo ringraziare Matthias Burster, che ha avuto fiducia in me e mi ha dato la possibilità di aprire un ufficio, una sede commerciale partecipata al 50% da loro e al 50% da Ac- quati. burster faceva una linea di prodotti di nicchia come i microohmetri Resistomat® e strumenti di calibrazione per segnali di processo, ovvero prodotti per misurazioni mec- caniche e sensori, inclusi i sensori di peso e forza, trasdut- tori di posizione e strumenti di misura per assemblaggi”. Gli inizi sono stati tutt’altro che facili, considerato anche il contesto poco incoraggiante per intraprendere una nuova avventura imprenditoriale. Tuttavia, Acquati non demorde e, con molta determinazione e un pizzico di sana follia, decide di mettersi in proprio. “Ho individuato in Curno la sede ideale - racconta -, dapprima come ‘ospiti’ presso uno stabilimento di cavi a fibre ottiche e, nel 1997, nella sede di nostra proprietà, a poca distanza, una villa che ho ri- strutturato, integrando poi il complesso con l’acquisizione di nuovi uffici”. Debutta così burster Italia, che dalla casa madre tedesca mutua il know-how consistente nella capa- cità di risolvere problemi di misura complessi e integrare le tecnologie necessarie negli ambienti di produzione per il Da sinistra: il fondatore Alberto Acquati e il business development executive Federico Acquati. La sede di burster Italia a Curno, in provincia di Bergamo.

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