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20 rmo novembre/dicembre 2023 Le imprese scendono in campo per creare un ponte tra scuola e mondo del lavoro. L’obiettivo è colmare il gap tra conoscenze scolastiche e skills richieste dal mercato, ma anche governare i nuovi scenari con un approccio socialmente sostenibile. I progetti di education di sette aziende del settore della robotica: ABB, Comau, Fanuc, Klain Robotics, Kuka Roboter, Mitsubishi Electric, Tiesse Robot di Anita Loriana Ronchi La robotica va a scuola Il mismatch tra formazione e lavoro è diventato ormai un dato strutturale nel Paese. Da un lato abbiamo aziende che cercano affannosamente personale specializzato, soprattutto in ambito tecnologico e digitale, senza riuscire a trovare le skills richieste sul mercato, dall’altro un sistema scolastico an- cora troppo incentrato sull’acquisizione di nozioni e cono- scenze, e non sull’attivazione di competenze, a fronte inoltre di una perdurante svalutazione dei percorsi di formazione professionale, ritenuti meno attraenti se non di serie ‘B’ ri- spetto ai licei e alla formazione tecnica. I dati parlano chiaro: circa 1.200.000 posti di lavoro, in Italia, vanno disattesi per assenza di qualifiche. Una vera piaga eco- nomica e sociale che, oltre a scardinare i tradizionali pilastri su cui si reggeva l’accesso al mondo del lavoro, si stima possa arrivare a ridurre del 6% la produttività del lavoro. Tutto que- sto a fronte di uno scenario in continua evoluzione, dove la parola d’ordine sembra essere una sola: velocità. È necessario colmare il gap tra dimensione formativa e sfera professionale, che grava sulla stessa competitività delle imprese. E proprio in tale direzione si stanno muovendo molte realtà, che hanno in- serito nei loro piani aziendali progetti di education in sinergia con gli istituti scolastici superiori per far dialogare sempre più scuole e imprese, nella consapevolezza che da questa strada passa la digital transformation e, con essa, tutte le principali sfide connesse alla transizione dei prossimi anni. Per fare in- novazione si deve cominciare dalla formazione delle persone, puntare all’auto realizzazione di cittadini consapevoli oltre che ‘digitali’. Lo stretto legame con la sostenibilità sociale è peraltro confermato dall’Agenda 2030, il programma d’a- zione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei Paesi membri dell’ONU, che ingloba l’education tra i 17 ‘goals’ di sviluppo sostenibile. INCHIESTA

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