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29 rmo ottobre 2023 distinguono per l’alta intensità di automazione, creatività e tecnologia. Questi macchinari cosidetti ACT sono accomunati soprattutto dall’elevato grado di precisione, da una presenza dell’elettronica sempre più pervasiva rispetto alla parte mec- canica, dall’agilità nell’adottare soluzioni su misura e da un crescente contenuto di servizi nell’offerta di vendita. Nel 2022 le aziende italiane del settore dei macchinari indu- striali ACT hanno registrato un miglioramento di oltre il 14% sulla media del triennio 2019-2021 a prezzi correnti. Perfor- mance che vede l’Italia sopra a Francia e Germania. Nel 2022 l’Italia è cresciuta del doppio circa rispetto alla Francia e ben di otto volte rispetto alla Germania per le esportazioni di mac- chine per l’industria tessile. Ancora più positivi sono stati i ri- sultati nel settore dei sistemi e componenti meccatronici per la trasmissione di potenza, dove l’export italiano è cresciuto più di tre volte rispetto a quello dei due principali concorrenti eu- ropei. Spicca anche la performance dell’Italia nei macchinari e materiali per fonderie. In quest’ultimo settore l’Italia è l’unica a registrare una crescita dell’export, mentre Francia e Germania perdono quote di mercato. Sempre nel 2020 l’Italia si è classificata quinta (dietro Cina, Regno Unito, Germania e Austria) come fornitore internazio- nale più competitivo sul totale dei prodotti considerati ACT. I principali importatori di macchinari ACT provenienti dall’I- talia rimangono gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania e dalla Cina. L’importanza di questi tre mercati è rimarcata dal peso della loro domanda sull’intero ammontare delle esportazioni italiane ACT. Infatti, includendo anche Francia e Spagna, che si classificano al quarto e quinto posto per quota di importazioni, questi cinque Paesi rappresentano più di un terzo dell’intero ammontare di esportazioni mondiali italiane di beni ACT. Tut- tavia, dal 2018 al 2020 la domanda mondiale di beni strumen- tali ACT ha rallentato e in maniera più marcata quella di beni italiani, risultando in una contrazione delle quote di mercato di 1,4 punti percentuali. Nonostante ciò, l’Italia è riuscita a mantenersi nella parte alta della classifica per quote di mer- cato con una quota pari all’8,8%. Il valore delle esportazioni di macchinari italiani ACT nel mondo può essere diviso per mercati di destinazione. Quelli ad avere maggior peso sono i mercati avanzati, che insieme ne assorbono più di 18 miliardi di euro. Il valore delle esportazioni nei mercati emergenti è più limitato e registra poco più di 9 miliardi di euro. L’export di ACT è cresciuto in particolar modo nelle Americhe, tanto del Nord quanto in America Latina e nei Caraibi, così come nel continente europeo, destinazioni che hanno registrato la crescita maggiore nel corso del 2022 ri- spetto ai tre anni precedenti. Nonostante il quadro internazionale, rimangono significative le possibilità di ampliare l’export di prodotti ACT, il cui poten- ziale sfruttabile sembrerebbe distribuito equamente tra Paesi avanzati ed emergenti (circa 8 miliardi di euro in ciascuna ma- croarea), suggerendo quindi alle imprese di accrescere le loro quote di mercato in entrambi. L’Italia compete soprattutto con Germania, Cina e Giappone. Per quanto riguarda i mercati avanzati, la no- tevole dimensione del mercato USA pesa molto sulla de-

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